Antonio Candreva ha raggiunto le 500 partite in Serie A nel match di ieri perso dalla sua Salernitana contro la Fiorentina. Non è stata la partita ideale né tanto meno la stagione giusta per celebrare questo traguardo, che gli permette di agganciare Ciro Ferrara al 17° posto della speciale classifica dei calciatori più presenti in A. Una stagione nata storta, proseguita male e finita peggio, con una retrocessione che interrompe l’avventura in massima serie della Salernitana dopo tre anni. Nonostante ciò, Candreva ha provato a caricarsi sulle spalle la squadra segnando una doppietta all’Olimpico contro la Roma alla prima giornata, fornendo l’assist a Dia contro l’Udinese nella prima uscita casalinga in campionato e segnando il gol qualificazione nel match di Coppa Italia contro la Ternana. Poi qualcosa è iniziato ad andare storto per la Salernitana: tra malumori nello spogliatoio e tra i tifosi, malasorte negli episodi in campo, elementi in rosa non ancora pronti per il livello della Serie A, cambi di allenatori e mancanza di risultati hanno zavorrato il cammino dei granata. In questa difficile situazione, Candreva, capitano in assenza di Fazio, è l’unico ad aver dato un contributo in termini realizzativi: 6 gol, tra cui le due perle contro Lazio e Napoli, e 6 assist. Un rendimento in linea con le passate stagioni in cui vestiva la maglia di Inter e Sampdoria.
La carriera di Antonio Candreva in Serie A è iniziata il 27 gennaio 2008 a Udine nel corso di Udinese-Inter 0-0. In quella stagione con la maglia dell’Udinese, un non ancora ventenne Candreva racimolava una manciata di minuti in sole 3 presenze. I friulani decidono quindi di mandarlo in prestito, prima in B al Livorno dove conquista la promozione in A, poi alla Juventus, con cui esordisce in Europa League, al Parma e al Cesena. Nel gennaio 2012 arriva la svolta per Candreva che passa alla Lazio, dapprima in prestito e poi riscattato a titolo definitivo. Il suo esordio in biancoceleste è accolto dai fischi dei tifosi laziali per via della presunta fede romanista di Candreva. I fischi si trasformano pian piano in applausi grazie anche ad un gol nel derby vinto l’11 novembre 2012 e all’assist vincente per Lulic che decide la finale di Coppa Italia 2013 ancora contro la Roma. Nel frattempo, Candreva entra stabilmente nel giro della Nazionale con cui parteciperà alla Confederations Cup 2013, al Mondiale 2014 e agli Europei 2016.
Nella Lazio Candreva esplode definitivamente nel 2013-14 quando mette a segno ben 12 gol in 37 presenze in Serie A, diventando il centrocampista laziale più prolifico di sempre in una singola stagione. Nell’estate 2016, dopo essere andato in doppia cifra per tre stagioni consecutive, Candreva viene acquistato dall’Inter per ben 21 milioni di euro. In nerazzurro trova un ambiente in piena evoluzione. Dopo un paio di stagioni da titolare, Spalletti gli preferisce il nuovo acquisto Politano relegando spesso Candreva in panchina. Con l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina interista nel 2019, Candreva torna ad essere protagonista. In una stagione caratterizzata dal lockdown per la pandemia di Covid, Candreva contribuisce alla causa nerazzurra segnando 7 reti e sfornando 9 assist tra campionato e coppe. Il resto è storia recente: il passaggio alla Sampdoria con cui gioca due campionati e il trasferimento a Salerno nell’estate 2022. E’ accolto con diffidenza dai tifosi della Salernitana per via della carta d’identità non proprio giovanissima. Ma a Candreva bastano poche partite per far ricredere gli scettici ed essere ribattezzato “Mast’Antonio”. In granata lascia il segno realizzando gol importanti e spettacolari contribuendo alla tranquilla salvezza della passata stagione. Si arriva così al pomeriggio di ieri e alla partita contro la Fiorentina, presenza numero 500 per Candreva. Per celebrare questo importante traguardo, “Mast’Antonio” arriva allo stadio indossando la splendida maglia celebrativa dei 100 anni della Salernitana. Sul campo i granata resistono per 80 minuti prima di capitolare ancora una volta ai timidi colpi della Fiorentina. La retrocessione è dietro l’angolo, ma ciò non macchia la straordinaria carriera di Candreva, né la passione del pubblico salernitano, sempre vicino alla propria squadra al di là del risultato. E’ ancora presto per sapere se Candreva continuerà a giocare in Serie A anche il prossimo anno o se deciderà di scendere in cadetteria e riportare la Salernitana in massima serie.
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