Hakan Calhanoglu è stato tra i principali artefici della cavalcata che ha portato la ‘Beneamata‘ alla conquista del ventesimo Scudetto e della seconda stella. Il trionfo, avvenuto grazie alla vittoria contro il Milan nel Derby della Madonnina, ha avuto per il turco un sapore decisamente particolare.
L’ex Bayer Leverkusen, infatti, approdò in Italia nel 2017 vestendo la maglia del Milan, per poi trasferirsi nell’estate 2021, a parametro zero, nella Milano nerazzurra. Il gesto, interpretato come un vero e proprio tradimento, ha suscitato sdegno e astio da parte non solo dei tifosi rossoneri, ma anche dei suoi ex compagni ai tempi del ‘Diavolo‘, primo tra tutti Zlatan Ibrahimovic. Ed è proprio per questo che vincere il titolo dinnanzi alla sua ex squadra, per lui ha rappresentato una vera e propria riconquista.
Nell’intervista concessa a Il Giornale, ‘Calha‘ ha raccontato: “Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto questo straordinario traguardo. Questa seconda stella l’abbiamo voluta con tutti noi stessi. Un successo che abbiamo meritato per lo splendido lavoro fatto insieme. Non ci credo ancora, è una gioia troppo grande per poterla descrivere“.
SCUDETTO – “Ho sempre sognato di vincerlo con un grande club. È arrivato con l’Inter e non potrei essere più felice. Credo sia il sogno di ogni giocatore vincere il campionato. Ho lavorato sempre in silenzio e sofferto anche in silenzio. Una volta arrivato all’Inter avevo un solo obiettivo: dare il meglio e vincere con questa straordinaria squadra. La vittoria è stata per me una grande rivincita“.
RIVINCITA – “Tutto ciò che è stato fatto contro di me e la mia famiglia dai tifosi milanisti non posso dimenticarlo ma nel mio cuore ero certo che tutto sarebbe finito bene. Sarebbe arrivato il mio riscatto, e vincere lo scudetto durante il derby è stata la mia soddisfazione più grande. Era tutto scritto. Dio voleva così perché lui sa che io non ho meritato quello che mi hanno fatto. Zitto, senza dire mai una parola ho lavorato e pensato solo a far bene. Questa vittoria mi ripaga di tutto“.
FUTURO – “Io a Milano mi sento a casa. Anche quando finirò la mia carriera vorrò vivere a Milano. Sto benissimo in questa città. La maggior parte dei milanesi mi ama e lo sento”.
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