La stagione del Napoli è stata ampiamente deludente. Dopo lo straordinario Scudetto conquistato la scorsa annata, firmato da Luciano Spalletti, il patron De Laurentiis auspicava l’inizio di un ciclo di vittorie che, sognando davvero in grande, sarebbe potuto culminare con la conquista della Champions League. E invece i tre cambi di panchina in appena 7 mesi, le scelte di mercato che non hanno portato i risultati sperati, le polemiche tra campo e spogliatoio e le contestazioni da parte dei supporters, hanno costretto il Napoli a ridimensionare drasticamente le proprie prospettive.
L’eliminazione agli ottavi di Champions contro il Barça, la debacle in Coppa Italia con il Frosinone e la beffa dell’Inter in finale di Supercoppa hanno impedito ai partenopei di portare a casa almeno un trofeo, costringendo Osimhen e compagni a puntare tutto sul campionato, dove, però, l’attuale ottava posizione garantirebbe loro soltanto la qualificazione alla prossima Conference League.
Come detto, 3 allenatori diversi: l’attuale tecnico Francesco Calzona, traghettatore che saluterà a fine stagione, subentrato a febbraio all’ex Walter Mazzarri, autore di annate memorabili in azzurro tra il 2009 e il 2013, che non è riuscito a ripetersi, successo a sua volta a Rudi Garcia, stato scelto lo scorso luglio per raccogliere la pesante eredità di Spalletti e che in virtù dell’ottimo curriculum tra Lille, Roma, Marsiglia e Lione, veniva visto come il profilo più adatto per intraprendere un prolifico ciclo di vittorie. Ma l’esonero è stato quasi immediato, dopo sole 12 giornate, accompagnato da numerose critiche da parte dei tifosi e qualche frecciata che sarebbe stata, successivamente, sferrata proprio dal presidente De Laurentiis.
Eppure i numeri dicono tutt’altro: Rudi Garcia, alla guida dei partenopei per 16 partite complessive (12 in Serie A, 4 in Champions League), ha racimolato 8 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, raggiungendo una media punti pare a 1,75, nettamente meglio dei suoi successori. La gestione Calzona si rivela essere la peggiore con 1,15 punti per partita, mentre Mazzarri si piazza nel mezzo con 1,24, nonostante abbia collezionato lo stesso numero di sconfitte dei colleghi azzurri messi insieme (8).
I tifosi sembrano aver compreso come, in realtà, la colpa non fosse esclusivamente del nativo di Nemours, ma fosse attribuibile a più fattori. In un post pubblicato da Garcia sul proprio profilo Instagram, i sostenitori partenopei hanno chiesto scusa per le critiche e per il freddo addio riservatogli nei mesi precedenti, arrivando ad affermare come l‘unica scelta errata sia stata l’allontanamento dell’ex Lione da parte di De Laurentiis, considerato il reale colpevole della disastrosa stagione del Napoli.
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