Daichi Kamada era l’acquisto della Lazio con maggiori aspettative. Anche se arrivato a parametro zero, il giapponese arrivava a Roma dopo un’esperienza più che positiva in Germania. Dopo un promettente inizio con il gol di Napoli, è man mano scivolato indietro nelle gerarchie di Maurizio Sarri, fino ad arrivare ai margini della rosa. Le cose sono completamente cambiate dall’arrivo di Igor Tudor sulla panchina biancoceleste. Per il tecnico croato, infatti, Kamada è imprescindibile: in campionato è sempre partito titolare senza mai essere sostituito.
Nel nuovo stile di gioco della Lazio, il giapponese si sente a proprio agio. Giocando da centrocampista nel 3-4-2-1 di Tudor, conferisce qualità alla costruzione della manovra, ma anche inserimenti offensivi. Come quello che ha portato al gol di Luis Alberto a Genova. Oltre ad un ottimo apporto in fase di recupero palla, come dimostrano i numeri dell’ultima partita con il Verona: 5 contrasti vinti, 2 intercetti e 2 contrasti. Il tecnico se lo coccola (“Vorrei dieci Kamada in squadra” ha detto nel post partita) perchè spera che, nonostante la stagione nel complesso turbolenta, possa arrivare il rinnovo. Il contratto del giapponese scade a giugno, ma c’è un’opzione unilaterale per il prolungamento fino al 2027. La decisione è tutta di Kamada, ma ora che si sente davvero al centro del progetto, può decidere davvero di rimanere nella Lazio di Tudor.
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