Il Bologna conquista il successo al Maradona battendo 2-0 il Napoli nel match d’anticipo della 36esima giornata di Serie A. In una sfida cruciale per il piazzamento Champions, i felsinei guidatati da Thiago Motta mandano ko i partenopei risolvendo la disputa nei minuti iniziali della prima frazione. Prima è Ndoye di testa (9′) ad anticipare sulla linea Di Lorenzo su cross di Odgaard, poi su spizzata di Calafiori è Posch a regalare il raddoppio (12′). Un Ravaglia perfetto poi abbassa la saracinesca e ipnotizza Politano dal dischetto (21′), poi salva il risultato più volte. Un successo che permette ai rossoblù di prendersi momentaneamente il terzo posto superando la Juventus e allungare sul quinto, blindando di fatto la Champions League, ma per la matematica bisognerà ancora attendere. Napoli che invece rischia di perdere il posto in Europa, col settimo posto che potrebbe allontanarsi ulteriormente e la Fiorentina nona che potrebbe superare gli azzurri.
LA PARTITA
Passaggio di consegne al Maradona, con un Bologna che non sbaglia l’appuntamento più importante della stagione per vedere la Champions. Sbancando il Maradona i rossoblù hanno più di un piede e mezzo nell’Europa che conta, ma per far festa bisognerà aspettare i risultati di giornata. Dall’altro lato c’è invece una squadra che sbaglia ancora, in una stagione col tricolore al petto da dimenticare e che potrebbe concludersi con la delusione più amara del mancato piazzamento europeo.
Calzona conferma la formazione prevista alla vigilia con il trio di centrocampo composto da Cajuste, Anguissa e Lobotka che agiscono alle spalle del tridente Politano-Kvara-Osimhen. Thiago Motta rimescola un po’ il suo 11 mandando in campo tra i pali Ravaglia, affidando la difesa alla coppia Lucumì-Calafiori e schierando dal 1′ il 2004 Urbanski con Zirkzee alle spalle di Odgaard. Avvio con tanta densità e compattezza per il Bologna che si fa trovare pronto e preparato in difesa sugli attacchi del Napoli. E in ripartenza e costruzione gli uomini di Thiago Motta riescono subito a essere pungenti e decisivi, facendo subito male al Napoli. Al 9′ infatti i felsinei passano con Ndoye, con il giocatore svizzero che raccoglie il cross con deviazione di Odgaard al termine di una bella azione orchestrata tra Zirkzee ed Aebischer. Un gol che fa male agli azzurri che vanno in totale blackout e al 12′ subiscono il raddoppio: su angolo dalla destra Calafiori spizza, Posch si inserisce tra Anguissa e Di Lorenzo e sfruttando la dormita difensiva di testa deposita il 2-0 per i rossoblù. Azzurri che raccolgono i cocci per provare a ricomporre subito partita e prestazione, cercando sin da subito di rientrare in carreggiata. E al 21′ l’occasione ghiotta capita sui piedi di Politano dagli undici metri, col rigore generoso concesso da Pairetto per fallo di Posch su Osimhen, ma a chiudere la porta ci pensa Ravaglia che devia in angolo il tiro del 21 dei partenopei. Spavento che porta il Bologna a ricompattarsi, col quartetto difensivo che lascia poco spazio al tridente azzurro che si spazientisce facilmente. Il Napoli è quindo costretto a cercare la soluzione dalla distanza, con Lobotka che apre il destro che termina fuori di poco. Il Bologna prova quindi a tenere lontani dalla porta gli uomini di Calzona riuscendo nell’obiettivo, con la prima frazione che dopo 1′ di recupero si conclude col doppio vantaggio meritato dei rossoblù.
Secondo tempo che prende il via con un Napoli più arrembante e acceso rispetto ai primi 45′, con gli azzurri subito a caccia del gol che può dare nuove speranze per essere trascinati dal Maradona. Ma la risposta del Bologna, come in avvio di prima frazione, è ordinata e compatta, con Posch e Kristiansen attenti sulle fasce a chiudere Kvara e Politano-Olivera. Thiago Motta al 55′ cerca di alzare il voltaggio della sua fase offensiva cambiando gli esterni, con Ndoye e Odgaard richiamati in panchina per Orsolini e Saelemaekers. Calzona risponde mandando in campo Ngonge al posto di un demoralizzato Politano, che dopo il rigore sbagliato non riesce a rientrare in partita. Azzurri che aumentano i giri nella speranza di far male agli emiliani, ma il copione non cambia, con i partenopei che riescono a trovare il tiro solo dalla distanza senza impensierire Ravaglia. Al 66′, su contropiede è Zirkzee col sinistro a incrociare a rendersi pericoloso, ma l’olandese si fa ipnotizzare da Meret e poi Orsolini svirgola male su ribattuta. Al 69′ Osimhen pregusta il gol, ma è ancora una volta Ravaglia a essere provvidenziale sul nigeriano mettendoci la punta delle dita deviando in angolo. E al 73′, in un match apparentemente perfetto e di soli sorrisi, Thiago Motta trema per l’infortunio di Zirkzee, con l’olandese uscito in lacrime dopo aver sentito tirare il flessore. Nei minuti finali, con forze fresche messe in campo, il Napoli prova ad accorciare le distanze, ma senza successo. Dopo 4′ di recupero è il Bologna a far festa, con la Champions ormai in tasca in attesa dei risultati di giornata.
Fonte: Sportmediaset
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