«Ho rischiato di morire, ora sto bene». Il racconto choc, perché inaspettato, è di Ylber Ramadani, centrocampista del Lecce e della nazionale albanese. Il tutto sarebbe partito da qualcosa che inizialmente è stato scambiato per faringite. Poi, per dieci giorni, Ramadani è stato male, al punto da raccontarlo così: «Stavo davvero male. Ho rischiato di morire, ora sto bene e devo ringraziare davvero il presidente, i direttori Corvino e Trinchera, il mister e tutta la società. Sono stato davvero male, c’è stata grande preoccupazione ma ora sono tornato, sto bene e sono contento di averlo fatto festeggiando la salvezza».
Ramadani (a Dazn) racconta la preoccupazione dei giorni tutt’altro che semplici. E la vicinanza del Lecce, dell’intero club: «Per dieci giorni tutti mi hanno guardato come fossi un bambino, come fossi il figlio di tutti, del presidente, dei direttori o del mister. E’ stato come avere intorno a me una famiglia».
Fonte: quotidianodipuglia
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