A poche ore dal suo ritiro dal calcio giocato, Leonardo Bonucci ha parlato del suo addio alla Juventus: “Una cicatrice che fa ancora male. Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Dopo la rabbia iniziale ho riflettuto, ci siamo confrontati e rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto, da quando giocavo a pallone in camera con mio fratello. L’amore resta intatto“.
Cosa non rifarebbe?
“La lite con Allegri in Juve-Palermo: una reazione istintiva che potevo gestire meglio. Le scelte invece sono state conseguenze di situazioni vissute che mi hanno migliorato come calciatore e uomo. In questi giorni ho avuto la riprova di essermi comportato in modo giusto nel gruppo. La parte più bella sono i messaggi privati dei compagni. Ho fatto una carriera bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso e, quando ho sbagliato, ho pagato le conseguenze“.
Un giudizio sulla Juventus 2023-24.
“Quando giochi per la Juve non ti puoi accontentare del piazzamento in Champions. La rosa di oggi può competere con chi è arrivato davanti, anche con l’Inter che ha fatto un percorso incredibile.Il valore c’è, nei momenti di difficoltà non è stata tenuta alta l’attenzione“.
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