Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha fatto il punto della situazione: “Amichevole con Under 20? È stato un buon allenamento per chi non ha giocato ieri perché l’Under 20 ci ha creato anche qualche problema. Buona partita per ricevere le indicazioni che volevamo ed equiparare il lavoro prima di tornare a casa a recuperare tutti allo stesso livello di fatica. Qualche piccola complicazione come Meret ma sono complicazioni normali. Recupero Barella? Io mi fido molto dei miei medici e loro mi hanno detto che è quasi certo ce la faccia a recuperare, siamo molto fiduciosi per quella gara lì. Poi però bisogna vedere lo sviluppo perché c’è da ricominciare a correre e c’è da fare un po’ di cose. Fagioli e Ricci? Mi piacciono entrambi, il ballottaggio può andare ancora avanti. El Shaarawy? Lo conosco bene ma è molto migliorato da quando lo allenavo io, il Faraone è un ragazzo perfetto. Non parlavo solo con Scamacca in campo, l’ho chiamato un paio di volte ma lui è stato pronto, ieri ha fatto il suo allenamento ed è tutto a posto.
Stamattina l’abbiamo analizzata, l’abbiamo rivista e siamo convinti di aver fatto molte cose bene. Non abbiamo dato la possibilità di darci troppa difficoltà in mezzo al campo, devi essere bravo a essere più pulito dopo aver riconquistato. Se ci sono tante riaggressioni diventa più difficile. Come preventive, un paio di ripartenze le abbiamo prese. Come qualità di gioco, siamo arrivati 3-4 volte al limite che c’era spazio per imbucare e invece si è sporcato l’ultimo passaggio e ce l’hanno intercettato, abbiamo sbagliato noi. Dal punto di vista della qualità, possiamo fare molto meglio. Anche loro avevano fatto una brutta partita l’ultima volta, volevano fare giustamente bella figura. Sugli spigoli e sulla trequarti abbiamo fatto poco, gli scambi in velocità vanno fatti meglio e noi abbiamo qualità per farlo. Secondo tempo meglio. Livello tecnico degli avversari era di primo livello, 3-4 che giocano in Italia sono campioni.
A chi non porto in Germania dico che mi dispiace, ma li ho già avvisati prima e loro mi hanno detto ‘per la maglia azzurra vengo e faccio quello che lei mi dice’. Mi auguro che facciano così. Sono gli stessi che chiamerò anche in futuro, anche quelli che ho lasciato a casa fanno parte della rosa. Quando perdi spesso la palla non puoi pressare sempre altrimenti il costo di fatica è troppo alto. Quando comandi il gioco è più facile mandarli a cuccia. È partita per il 3-4-2-1, in molti in Italia giocano così, 4-3-3 è in minoranza ormai. Si può fare, cambiano poche misure. Folorunsho? Ti dà grande fisicità, chiude le azioni di testa, i calci piazzati sono una bega nella competizione. Avere uno più fisico, visto che Jorginho e Frattesi hanno altre caratteristiche, ci serve. Lui è abituato a giocare sulla fascia e rincorrere, ormai è un incursore a tutti gli effetti”.
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