Donnarumma 6.5 – Dopo 23 secondi il pallone è già alle sue spalle per un gol su cui non ha colpe. Sembra l’inizio di una notte da incubo, si rivelerà una serata relativamente tranquilla almeno fino al 90esimo quando è bravo a deviare un velenoso diagonale di Manaj.
Di Lorenzo 6.5 – Prestazione lucida, attenta: scala sempre coi tempi giusti e non concede spazi a Seferi.
Bastoni 6.5 – Pronti via e Bajrami gli sfreccia davanti per realizzare il gol che sblocca la partita. Non si abbatte e dopo undici minuti è al posto giusto al momento giusto: suo il gol del pareggio.
Calafiori 7.5 – Ma che difensore sta diventando? Debutto in una gara ufficiale di grande personalità: difende con attenzione e in fase di possesso si fa sempre trovare libero per ricevere il pallone. Che poi rigioca facendo sempre la cosa giusta.
Dimarco 5.5 – Dopo 20 secondi commette un errore da matita blu, talmente banale da sembrare l’inizio di un incubo. E invece la reazione è stata veemente, aiutato da una squadra che al 16esimo era già avanti: testa bassa e grandi pedalate a tutta fascia, ma anche tocchi determinanti come quello sul 2-1. Dall’83esimo Darmian s.v.
Jorginho 7 – Può giovare dei continui movimento di una squadra che non dà punti di riferimento agli avversari. Gestisce i movimenti dei compagni, se necessario anche indicandoli con le mani. Anche grazie alla sua regia, dopo un po’, l’Italia inizia ad andare col pilota automatico.
Barella 7.5 – Non doveva nemmeno giocare, non s’è allenato per una settimana ma alla fine – dopo soli due allenamenti in gruppo – ha stretto i denti ed è sceso in campo. Con lui o senza di lui, la differenza è netta. Dal 92esimo Folorunsho s.v.
Chiesa 6 – Alla ricerca costante dell’uno contro uno, si isola per fare la differenza: crea un po’ di scompiglio ma mai azioni decisive. Dal 77esimo Cambiaso s.v.
Frattesi 6 – Nella lettura degli spazi senza palla si conferma il migliore di questa squadra ma stasera – poco dopo la mezzora – il gol l’ha solo sfiorato: palo. Un po’ superficiale in fase di costruzione: Spalletti dalla panchina lo richiama spesso e volentieri.
Pellegrini 7 – Il complicato iniziato di partita viene spazzato via da una sua pennellata per Bastoni che di testa deve solo spingerla in rete. Da 10, è libero di spaziare sul centro-sinistra come un vero trequartista: si trova a suo agio. Dal 77esimo Cristante s.v.
Scamacca 6.5 – Gioca per la sponda più che per il gol, cerca costantemente l’imbucata e spesso gli riesce. Determinante sul gol del 2-1, poco dopo la mezz’ora legge il movimento di Frattesi e lo mette davanti alla porta: palo. Dall’8esimo Retegui s.v.
Luciano Spalletti 7 – L’undicesima partita alla guida dell’Italia è probabilmente la migliore perché l’Italia vince secondo le sue idee. Non ha paura di giocare il pallone, non dà riferimenti agli avversari. Reagisce e colpisce.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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