Il 12 giugno di tre anni fa il mondo intero si strinse attorno a Christian Eriksen, centrocampista danese all’epoca in forza all’Inter, che nel corso di Danimarca-Finlandia, match inaugurale del Girone B di Euro 2020, collassò in campo a causa di un arresto cardiaco.
1100 giorni dopo Eriksen torna a calcare il palcoscenico europeo con la maglia della sua Danimarca ed inaugura la campagna teutonica degli scandinavi segnando il gol del momentaneo 0-1 contro la Slovenia. Prima personalissima rete per l’ex Tottenham nella competizione, che lo eleva a leggenda del calcio danese: è, infatti, divenuto il più anziano marcatore in una fase finale dell’Europeo nella storia del suo paese.
Un vero e proprio cerchio che si chiude; dall’istantanea del numero 10 accasciato a terra, protetto dai suoi compagni che si interpongono tra lui e le telecamere, come uno scudo, alle immagini che lo ritraggono festante dopo la marcatura, con al suo seguito quelli stessi compagni di battaglie, il cui immediato intervento quel maledetto 12 giugno si è rivelato fondamentale per salvare la vita del centrocampista.
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