Donnarumma 9 – Prestazione clamorosa, almeno quattro grandissimi interventi. Para di tutto, proprio come nell’Europeo di tre anni fa. Poi viene beffato da un suo compagno di squadra.
Di Lorenzo 4 – Non c’è partita, purtroppo. Quando Nico Williams accelera sembra una Ferrari, lui lo insegue con un’utilitaria: il duello è impari.
Bastoni 5.5 – Prova come può a guidare la difesa azzurra, ma se la Spagna vince di misura è soprattutto perché di fronte c’era un grande Donnarumma. E perché Pedri e compagni si son divorati qualche occasione di troppo.
Calafiori 5 – Ha tenuto botta per quel che era possibile fino allo sfortunato autogol. Episodio determinante, purtroppo, all’interno di una prestazione non malvagia.
Dimarco 5 – A differenza di Di Lorenzo non esce bullizzato dal duello con Yamal. Ma ne esce comunque male: quando parte con le sue serpentine il campioncino del Barcellona è imprendibile.
Jorginho 4.5 – Da vertice basso non ha la giusta fisicità per mettere in difficoltà il palleggio spagnolo. Pronti via e si perde Pedri che, per sua fortuna, non riesce a battere Donnarumma. Prova a intercettare le linee di passaggio spagnole, si arrabatta come può per aiutare in fase difensiva. Ma non è la sua partita. Dal 46esimo Cristante 6 – Entra bene in campo, da una sua iniziativa sulla fascia destra nasce la prima vera occasione interessante dell’Italia.
Barella 5 – E’ colui che in transizione dovrebbe fare la differenza ma stasera è troppo impreciso. L’intensità della Spagna lo agita e lo manda in tilt.
Chiesa 5 – Un paio di folate immediatamente stanate dalla difesa della Spagna. Un tiro, il primo dell’Italia, allo scadere della prima frazione. Troppo poco. Dal 64esimo Zaccagni 5 –Non cambia la musica col suo ingresso in campo.
Frattesi 4.5 – Troppo leggero per reggere il confronto con la fisicità spagnola. Tre pressing asfissiante e difesa molto alta, non ha mai la possibilità di mettersi in moto. Dal 46esimo Cambiaso 5 – Entra per dare maggiore copertura a Di Lorenzo: non ci riesce.
Pellegrini 5 – Carvajal è giocatore d’intelligenza calcistica superiore e lui non gli prende mai il tempo. Disorientato, non entra in partita nemmeno da trequartista. Dall’82esimo Raspadori.
Scamacca 5 – I compagni vorrebbero appoggiarsi a lui, ma non lo trovano quasi mai. Gioca isolatissimo, alle prese con un costante e svilente uno contro due. Dal 64esimo Retegui 5 –Entra e dopo una manciata di minuti arriva tardi su un cross di Cristante: poi non la vede mai.
Luciano Spalletti 5 – Ha provato a sfidare la Spagna nel suo terreno uscendone con le ossa rotte. L’1-0 finale non rende giustizia al dominio delle Furie Rosse
Fonte: TMW
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