“Era difficile non finire in certi ambienti. Grazie al calcio non mi sono smarrito. A scuola ho sempre fatto casini. Un giorno ho tagliato l’elettricità in tutto l’edificio. L’Olanda è una scuola di calcio. È stata una decisione coraggiosa di cui non mi pento. Se facevo un colpo di tacco mi chiedevano se volevo imitare Ibrahimovic. Mi vedevano strano. E non capivo che per andare a prendere un gelato da loro dovevo dirlo dieci giorni prima. Suo nonno era stato arrestato per aver minacciato con un coltello i clienti del bar e suo padre per aver distrutto con una spranga di ferro diverse auto di dirigenti della Roma a Trigoria”, queste le parole di Gianluca Scamacca a El Mundo.
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