Georges Mikautadze, attaccante della Georgia, ha commentato a La Repubblica il momento d’oro che sta attraversando: “I gol li ho sempre fatti, in ogni categoria e in ogni squadra tranne che in quei sei mesi all’Ajax, dove è andato tutto storto: non avevo una casa, ho passato settimane da solo in una stanza d’albergo, non parlavo la lingua, nessuno mi ha supportato. Tornare a Metz è stata una liberazione, basta vedere quante reti ho segnato da gennaio. Mettermi in mostra era un mio obiettivo. Ma adesso penso solo alla Spagna. Se mi piacerebbe giocare in Italia? Certo, moltissimo.Magari con Kvaratskhelia? Eh, magari. Io e Khvicha siamo davvero una bella coppia, ci integriamo benissimo, ci intendiamo a occhi chiusi. Lui è il nostro trascinatore, il nostro punto di riferimento: sono contento che con il Portogallo si sia sbloccato, dopo le prime due partite era un po’ frustrato perché non era riuscito a esprimersi come avrebbe voluto”.
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