“Spalletti pareva volersi affidare alla difesa a tre come l’Inter campione d’Italia. Poi la retromarcia in Germania: è andato in confusione?”. A rispondere alla precisa domanda de La Gazzetta dello Sport tocca a Fabio Capello, chiamato ad analizzare anche dal punto di vista tattico la dolorosa eliminazione dell’Italia da Euro 2024: “Per quello che si è visto in campo, credo che la confusione l’abbia generata soprattutto nei calciatori – spiega Capello -. Nel ruolo di play hanno giocato Jorginho e poi Fagioli, ma nessuno dei due è il Lobotka del Napoli di Luciano. Hanno caratteristiche diverse: contro la Svizzera Xhaka faceva quel che voleva, Fagioli non andava nemmeno a prenderlo. lo, però, per Spalletti userei un’altra parola”.
Quale?
“Presunzione. Ho avuto la sensazione che già contro la Spagna il ct non abbia pensato da selezionatore, ma da allenatore di club. In sostanza, ha mandato in campo una squadra dicendosi “noi siamo noi, loro sono loro, vediamo chi è meglio”, scegliendo la difesa a quattro contro i più forti esterni d’attacco di tutto l’Europeo. E l’abbiamo visto chi era meglio…”.
Fonte: TMW
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