a cura di Stefano Borgi
Ancora un pareggio per la Fiorentina di Palladino al termine della trasferta inglese. Lo score recita due pareggi ed una sconfitta su tre partite, con 4 gol fatti e 5 subìti. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che il campionato inglese comincerà il 9 agosto, una settimana prima di quello italiano, causa questo di una condizione fisica diversa tra le due squadre, a favore degli inglesi.
TOP
KEAN: un gol ed un assist per il colored viola, e già questo basterebbe. Poi una presenza costante in area di rigore (buoni altri due colpi di testa nel primo tempo) e rientri interessanti sulla tre quarti per far salire la squadra. Di contro un paio di occasioni fallite nella ripresa nelle quali Moise poteva profondere maggiore determinazione. Comunque, da quanto non vedevamo un centravanti della Fiorentina primeggiare sul gioco aereo?
DODÒ: idem con patate per il 50% della premiata ditta Kean-Dodò. Anche per il brasiliano un gol ed un assist, a ricambiare il favore col centravanti viola. Indubbiamente il ruolo di esterno di centrocampo sembra ritagliato alla perfezione per il piccolo capello platino: minori compiti difensivi, tema libero per quanto riguarda gli sganciamenti offensivi, puntuale negli inserimenti, preciso al punto giusto nel tocco finale. Assist o conclusione in porta che sia.
FLOP
TERRACCIANO: Spiace dirlo ma gran parte della responsabilità di un pareggio che sembrava già vittoria è del tenero Pietro. Evidente la colpa sulla punizione dell’1-2, meno marchiana quella sul gol del pareggio, ma quando un portiere prende gol sul proprio palo… Tutto questo si somma all’uscita a vuoto col Bolton (anche in quel caso arrivò il gol del pareggio) nella prima partita del trittico inglese. Errori strani, inusuali, per il presunto portiere titolare viola, segno di una tranquillità forse perduta. Il tema estremo difensore è più che mai aperto e non solo per le giocate con i piedi…
PONGRACIC: La segnalazione negativa del croato ha un duplice motivo: la rete del 2-2 dell’Hull City nata da un rinvio sbilenco del neo-difensore viola, ed il successivo risentimento inguinale che priverebbe Palladino (temiamo per la prima di campionato ma anche per gli imminenti preliminari di Conference) di un titolare sicuro e certificato. Seratuccia quindi, anzi… serataccia, e peccato perché fino all’episodio del gol subìto il ragazzo era apparso tra i migliori: elegante nell’incedere, sicuro nel disimpegno, preciso nell’anticipo ed in acrobazia. Ma si sa, nel calcio tutto cambia in poco tempo. In pochissimo tempo…
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