FIORENTINA-MONTPELLIER 2-1,
I Top & Flop di Stefano Borgi
Prima amichevole con una squadra pari grado (nel senso che disputa un campionato di prima divisione, seppur francese), e vittoria 2-1 per la Fiorentina di Palladino, grazie ai gol di Ikonè e Bianco.
TOP
BIANCO: A proposito di quest’ultimo, lo citiamo (e lo elogiamo) per dovere di cronaca (ha pur sempre segnato il gol della vittoria), ma ancora una volta non ci ha convinto fino in fondo. Il ragazzo è una mezzala (perfetto per il 4-3-3), non è un centrale di centrocampo (come richiede il 3-4-2-1), ha gamba, corsa, strappi, ma non ha i tempi di gioco necessari, tantomeno il passaggio di prima. Bianco porta palla, come nell’occasione del gol, come (pochi minuti prima) quando non ha servito Kean davanti al portiere cercando il successo personale. Le qualità le ha, non sappiamo se siano funzionali per Palladino.
IKONÈ: il primo vero top, è lui. Allora, intendiamoci… davanti ad un’offerta seria (10 milioni?) noi lo venderemmo, però il 3-4-2-1, la posizione più dentro al campo (addirittura, nella ripresa, il francese ha giostrato da trequartista dietro a Kean) lo favorisce, lo fa tornare ai tempi del Lille. Il piede è quello che conosciamo (ottimo), il dribbling (se riuscito) crea una superiorità numerica decisiva (non più sulla fascia bensì sulla tre quarti), e poi il coinvolgimento nell’azione, il sentirsi utile, la possibilità di calciare a rete e stare dentro l’area (come dimostra il gol di stasera). Insomma… sono tanti i fattori che cambiano il destino di un calciatore, il cambio di allenatore in primis. Attenzione…
KEAN: non ha fatto gol, ok. Ha preso un palo, altro ok. Però di testa le piglia tutte, e col fisico tiene palla e fa salire la squadra. Le premesse sono buone, certo… sbaglia qualche gol di troppo ma Moise c’è, al punto giusto nel momento giusto.
RANIERI: il gol di Ikonè, per l’80 %, è suo. Stop, dribbling, contro dribbling, e tiro in porta di destro… deviato dal tacco del francese. Poi un paio di chiusure in scivolata, degne del miglior Nesta. Ha ricominciato come aveva finito… chi vuole il posto di titolare dovrà fare i conti con lui.
FLOP
COMUZZO: spiace dirlo ma, a nostro parere, il ragazzo non è da Fiorentina. Rigido, legnoso, tecnicamente modesto, nel primo quarto d’ora ha sbagliato qualsiasi intervento (difensivo e propositivo). Il tempo per crescere non manca, la Fiorentina lo può aspettare?
BARAK: la premessa, come per Bianco, è che il ceCo non è un centrocampista centrale. Lento, pachidermico, viene ripreso da Palladino una volta si l’altra anche. “Passaggi più rapidi, muovete la palla più velocemente”, questi gli imput del neo tecnico viola, con Barak che annuisce ma poi non sa mettere in pratica. Il cambio con Bianco nell’intervallo è indicativo, Antonino è un esterno offensivo, buono per inserirsi, far valere il fisico, e concludere in porta. Come può farlo dalla linea di centrocampo? Da rivedere…
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