Nella cornice dello stadio Olimpico di Roma inizia il campionato per la Lazio del neo tecnico, avversario il Venezia di Di Francesco, che torna in Serie A dopo due stagioni. Pronto via e il Venezia passa subito in vantaggio. Dopo 3 minuti di possesso della squadra ospite, Ellertsson serve in area Andersen approfittando di un disimpegno sbagliato della difesa biancoceleste e batte Provedel con un preciso tiro a giro sul secondo palo. Veneti dunque in vantaggio a sorpresa all’Olimpico. Lazio che non ci sta e prova a imbastire delle azioni alla ricerca del pareggio. All’11’ i biancocelesti rimettono in piedi la partita.
Errore sanguinoso in uscita di Svoboda, il centrale del Venezia al limite della sua area di rigore si fa scippare la palla da Castellanos, lo spagnolo entra in area e con il destro fulmina Joronen sul primo palo. Parità ristabilita all’Olimpico. Dopo una prima fase di gara di marca Venezia, i biancocelesti hanno preso le misure e stanno dominando sul piano del possesso palla. Al 38’ Castellanos va vicino alla doppietta personale con un colpo di testa che fa la barba al palo a Joronen battuto. Al minuto 43 l’arbitro Tremolada assegna un calcio di rigore per la Lazio, punita l’entrata di Sverko ai danni di Castellanos. Dagli 11 metri si presenta Zaccagni e non sbaglia ribaltando così il risultato. Appena un minuto dopo la Lazio va vicina al tris con Marusic, il numero 77 fa partire un tiro a giro destinato all’incrocio, miracolo di Joronen che si rifugia in angolo. Dopo due minuti di recupero arriva il duplice fischio dell’arbitro Tremolada, 2 a 1 per la squadra di casa dopo i primi 45 minuti.
Incomincia la ripresa, stessi 22 in campo del primo tempo. La Lazio mantiene il pallino del gioco alla ricerca del gol che possa chiudere la partita, il Venezia d’altro canto, non riesce a rendersi pericoloso verso la porta di Provedel. Al minuto 52 doppio cambio operato da Di Francesco: fuori Oristanio e Sagrado, dentro Pierini e Haps. Ancora Castellanos vicino al gol! Scatenato il Taty che dal limite dell’area fa partire un destro a giro con Joronen che devia sulla traversa. Prova a reagire il Venezia con il nuovo entrato Haps, il numero 5 duetta bene con Ellertsson che lo serve in area di rigore ma l’ex Genoa spreca malamente. Arriva il primo cambio per Baroni al minuto 65: fuori Rovella dentro Vecino. Altro cambio in casa Venezia: dentro Crnigoj per Ellertsson, più fisicità nella trequarti arancio nero verde. Squadre stanche in questo finale con il Venezia che prova con poca lucidità a trovare il gol del pareggio. Cambia ancora Baroni: dentro Tchaouna, Isaksen fuori Noslin e Zaccagni. Al 78’ pericoloso il Venezia ancora con Haps che parte in azione personale entra in area e invece di servire Gytkjaer in mezzo, conclude verso la porta, blocca Provedel. All’81’ arriva il gol che chiude la partita, Guendozi serve un bel filtrante per Lazzari che crossa in mezzo dove trova la sfortunata deviazione di Altare che per anticipare Castellanos, infila dentro la sua porta. La Lazio non si ferma e insiste ancora, Castellanos si mette in proprio sfida Altare e scarica un tiro violentissimo dal limite dell’area che centra in pieno il palo. Ultimi cambi in casa Venezia: fuori Andersen e uno spento Gytkjaer, dentro Lella e Raimondo. 4 minuti di recupero. Standing ovation per Castellanos, dentro Pedro. Fuori anche Guendozi al suo posto Castrovilli. Il Venezia sfiora il gol del 3 a 2, sul corner battuto da Lella, deviazione nella sua porta da parte di Romagnoli, Provedel è reattivo a salvare la propria porta. Triplice fischio di Tremolada, all’Olimpico finisce 3 a 1 tra Lazio e Venezia, biancocelesti al momento in vetta alla classifica insieme al Verona.
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