Adani svela: “Rubai la Coppa del 2001 per una notte di sesso. Cecchi Gori? Dopo la vittoria con lo United finì in una cesta di panni sporchi”
Daniele Adani, ex calciatore della Fiorentina e oggi commentatore e opinionista ha parlato in un lunga intervista al Fatto Quotidiano anche del suo passato. Che icona è stata Vittorio Cecchi Gori? Ho giocato negli ultimi tre anni della sua gestione a Firenze, prima del fallimento. Una persona appassionata con la Fiorentina dentro: di lui ho due immagini. Dopo la vittoria contro il Manchester United era talmente felice da entrare nello spogliatoio e sempre felice finì nella cesta dei panni sporchi. Mentre la seconda è legata al periodo del fallimento. Non prendevamo lo stipendio da mesi, eppure lui ci chiamava e ci diceva di non credere alle voci e che avrebbe sistemato tutti, pochi mesi dopo è fallito. Batistuta? Era un maniaco della perfezione, più legato al gol che ad altro, conviveva perennemente con il dolore, arrivava agli allenamenti con le caviglie gonfie e il massaggiatore subito a disposizione. Poi aveva una vita propria, distaccata dal gruppo. Magari tornava dall’Argentina, era atterrato poche ore prima della partita e con in corpo il fuso orario diverso, ma scendeva in campo e segnava. Anni dopo l’ho ritrovato in Qatar e mi ha colpito la frase: “Finalmente sono felice”. Non sentiva più il dolore alle caviglie. Camminava da uomo libero. Coppa Italia? Con la Fiorentina, nel 2001, ho vinto la Coppa Italia. Ad un certo punto, durante la notte, la Coppa non si trovava. Tutti a cercarla. Era a casa mia, partecipe di una notte di fuoco con una donna, oggetto del desiderio. Il giorno dopo era nello spogliatoio”.