di Stefano Borgi
Potrà sembrare assurdo ma, ad oggi, il bicchiere è mezzo pieno. Almeno per la classifica. Due punti in due giornate, seppur con avversari non irresistibili (anche se il Parma ve lo raccomandiamo) non sono da buttare. Perché? Perché col Parma la potevamo anche perdere (come ha fatto il Milan) e poi perché la Fiorentina non è ancora una squadra, tatticamente e fisicamente, perché è incompleta, perché è timida, spaesata, impaurita. Però attenzione, questa situazione ha molti colpevoli ed un solo innocente: i calciatori. Tutti, nessuno escluso. Per prendersela con loro ci sarà tempo, intanto iniziamo l’elenco delle responsabilità:
1) CHI DECIDE I TEMPI DEL MERCATO:
la Federazione, la Lega, la stampa. Specie quella delle radio e delle televisioni. Qualcuno dice: ma è possibile che il mercato finisca a settembre dopo che si sono già giocate cinque partite ufficiali? Perché non termina a metà agosto? O anche prima? Perché la Federazione fa cosa gli dice la Lega, la Lega cura gli interessi economici delle squadre, e chi è che paga? Radio e televisioni. Meno i giornali, ma c’entrano anche loro. Più dura il mercato, più si vendono abbonamenti, copie, più le trasmissioni vanno avanti più gli sponsor spendono e spandono. Chi ci rimette? I tifosi naturalmente. Ma interessa a qualcuno?
2) IL MERCATO:
oltre ai tempi allungati che mettono in difficoltà le società, aggiungeteci i calciatori che un giorno sono in una squadra, l’altro in un’altra, l’altro ancora vengono riconfermati. O definitivamente scaricati. Insomma… non è facile stare concentrati e soprattutto motivati.
3) LA SOCIETÀ FIORENTINA:
schiava dei tempi del mercato ed ormai da tempo in totale e conclamato autofinanziamento, i dirigenti viola aspettano gli ultimi giorni per completare la rosa. In attesa di qualche occasione / scarto / esubero. Tutto con l’obiettivo di spendere il meno possibile. Ed intanto le giornate passano…
3) PALLADINO:
non tanto per il gioco che non c’è, per gli stravolgimenti tattici o per la condizione fisica precaria (si poteva far meglio, ma anche lui ha bisogno di tempo, ed anche lui soffre terribilmente il prolungarsi del mercato), quanto per certe dichiarazioni della vigilia che si poteva risparmiare. A che serve dire: mi manca un difensore, un centrocampista, un quinto a sx ed una punta? Glielo dico io a cosa serve: a crearsi un alibi. E poi a demotivare, a deresponsabilizzare… i difensori, i centrocampisti, i quinti a sx, le punte. Una vecchia regola imporrebbe agli allenatori di considerare i propri calciatori come i migliori in circolazione. Con tanti saluti al calcio mercato. Così si crea uno spogliatoio sano. Poi, chi vivrà vedrà. Così invece si ottiene l’effetto opposto, ed i risultati si stanno vedendo.
4) LO STADIO ARTEMIO FRANCHI:
a proposito di motivazione… ma si può giocare con una ruspa in bella vista sotto la quale andare a cercare il pallone? Senza estendere il concetto a chi non ha fatto lo stadio, a chi non lo ha permesso, a chi impiegherà il triplo del tempo per concludere i lavori, ci vuole tanto a mettere un telo, un qualcosa di viola che faccia ambiente, che dia un senso di cura, di professionalità? In queste condizioni sembra di giocare tutte amichevoli, e le amichevoli (almeno un tempo) si giocavano il giovedì…
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