Luis Alberto: “Lazio? Non sarei andato in nessun’altra squadra italiana. Sarri? Tatticamente il migliore che ho avuto”

Fonte foto: Profilo X Luis Alberto

Luis Alberto, ex centrocampista della Lazio, ha così parlato a Cronache di Spogliatoio: “Quando sono andato via dalla Lazio, ho detto che non sarei andato in un’altra squadra italiana. Non volevo. La Lazio voleva il costo del cartellino e per la Spagna era una cifra troppo alta, così come lo stipendio. Avevo parlato con alcuni giocatori che sono qui a Doha e tutti me ne avevano parlato benissimo, e ne ho guadagnato in vita, posso uscire di casa tranquillamente e fare le cose con i bambini. Hanno detto che me ne son andato per soldi: non è vero. Guadagno di più ma i soldi li avevo anche prima. La fine definitiva è stata la partenza di Sarri. Aveva un carattere particolare. Io pure. Io volevo andare al Cadice in prestito perché non ero contento. Torno dopo 10 giorni in Spagna, era durante la sosta per il Mondiale. Volevo andare al Cadice, mi allenavo come un matto. Lui lo nota e io gli dico: ‘Voglio andare al Cadice’, al mio paese. Mi risponde: ‘No, non vai da nessuna parte. Se ti alleni così, giochi ovunque con me. Ho capito il tuo carattere’. Mi dice così e io gli ho dato fiducia. Ho iniziato a giocare.

Gli ho detto dell’offerta dal Qatar, mi ha detto che avrei dovuto rinnovare. Parlavamo tutti i giorni. Mi dicevano che parlavo tanto dentro al campo, ma cercavo di aiutare il mister dentro al campo. Quando è andato via, mi è dispiaciuto. Le sue sedute video erano durante la siesta, per noi spagnoli con tanti video c’era il rischio di addormentarsi! Tatticamente il migliore che ho avuto. Eppure ne ho visti di spogliatoi”.