Adriano Panatta, leggenda del tennis italiano e oggi opinionista a La Domenica Sportiva, ha criticato la scelta fatta dal club commentando: “Non mi aspettavo l’esonero di Daniele De Rossi e trovo questa cosa disgustosa per come è stato trattato. È figlio della Roma, è un ragazzo straordinario anche come giocatore, e dopo quattro giornate viene esonerato in una mezz’oretta da persone che con Roma c’entrano poco. Dubito che i presidenti o l’amministratore dimissionaria sappiano dove è Ponte Sisto – prosegue -, ho trovato tutto ingiusto e di cattivo gusto. Per carità hanno tutto il diritto di esonerare un allenatore, sono i padroni, io ho avuto il privilegio di conoscere presidenti come Viola e Sensi che avevano un amore per Roma incredibile”. Il paragone con il passato è inevitabile: “Quando arrivano queste persone e guardano solo i loro interessi mi fanno disamorare della squadra – incalza l’ex tennista -. Ho trovato questo gesto maleducato, senza rispetto. I valori sono finiti, con l’arrivo di queste presidenze e fondi abbiamo perso i presidenti di una volta, che davano tutto per la squadra. Ormai guardano solo ai bilanci. Con De Rossi hanno buttato 9 milioni netti. Ora guardano i conti, ma hanno 18 milioni lordi in meno in cassa”.
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