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Disordini in Genoa-Sampdoria, il Ministero dell’Interno pensa alla chiusura del ‘Ferraris’ per almeno un turno

Dopo gli scontri avvenuti in città, le due compagini genovesi rischiano un’esemplare squalifica dei campi

48 feriti, tra cui 36 agenti appartenenti alle forze dell’ordine: questo il considerevole bollettino a seguito degli scontri andati in scena nella serata di mercoledì 25 settembre, tra i sostenitori del Genoa e i rivali cittadini della Sampdoria, proprio in concomitanza del Derby della Lanterna, tornato a disputarsi dopo oltre 2 anni dall’ultimo precedente.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è esposto, assumendo una chiara e netta posizione in merito agli avvenimenti del capoluogo ligure: “Quanto accaduto in occasione del derby Genoa-Sampdoria non ha nulla a che fare con il calcio e con i valori che questo sport sa trasmettere. Sono episodi inaccettabili commessi da chi va allo stadio con l’unico scopo di alimentare disordini..Siamo decisi a contrastare ogni forma di violenza contro le nostre forze dell’ordine”.

Previsto un vertice presso il Ministero stesso, con l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che dovrebbe optare per la chiusura dello stadio ‘Luigi Ferraris’ per la prossima partita di campionato del Genoa contro la Juventus, in programma sabato pomeriggio alle ore 18.00. Discorso analogo per la Sampdoria, che il prossimo 4 ottobre, potrebbe ospitare la Juve Stabia dovendo fare a meno del sostegno dei fedelissimi blucerchiati.

La decisione definitiva spetterà ora alla prefettura di Genova; l’ipotesi è di far giocare a porte chiuse anche la successiva gara in casa delle due genovesi: il Grifone sarà impegnato con il Bologna il prossimo 19 ottobre, la Samp riceverà il Mantova 7 giorni dopo. Sul tavolo si discute anche su possibili limitazioni alle trasferte dei sostenitori di entrambi i club.

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