Genoa, Zangrillo: “Ignobile e inaccettabile che Gilardino venga messo in discussione. E sulla cessione…”
Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport ed ha parlato anche del momento difficile che sta attraversando la squadra rossoblù in seguito a delle super cessioni in attacco, basti pensare a Mateo Retegui all’Atalanta e Albert Gudmundsson alla Fiorentina, probabilmente non rimpiazzati con sostituti all’altezza: “Trovo ignobile e inaccettabile che Gilardino venga messo in discussione. Io sono dell’idea di sostenerlo sempre, fino a quando dimostrerà di avere la squadra dalla sua parte e di sapersi adattare alle necessità. Gilardino ci ha fatto vivere momenti felicissimi che qui mancavano da tanti anni. Non dobbiamo dimenticare la sua umiltà, il percorso che ha compiuto, la capacità di fare gruppo, di mettersi in discussione e di garantire armonia con il suo staff che è esempio di educazione, signorilità e predisposizione al lavoro. Non condivido la regola non scritta in base alla quale debba sempre pagare l’allenatore, anche perché spesso queste regole non scritte consentono la contaminazione di individui che perseguono solo obiettivi personali ed economici”.
Alberto Zangrillo ha inoltre parlato della cessione del Genoa: “La cessione è un passaggio conseguente a qualcosa che non è ancora accaduto. Cioè il cambio di controllo della società. Se ci fosse stato, come presidente avrei dovuto informare gli organi federali. Il nostro azionista di riferimento, 777 Partners, ha difficoltà che si sono manifestate attraverso cessioni di tre società del gruppo. In questo momento c’è un advisor finanziario che dialoga con i nostri soci di riferimento e che orienta l’azione dell’ad. Vedremo quello che accadrà”.
Due cessioni quelle di Retegui e di Gudmundsson che hanno fatto molto discutere tra i tifosi del Genoa, poiché erano le armi rossoblù lo scorso anno, complici i molteplici gol messi a segno nelle diverse gare dai due attaccanti.
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