Fiorentina, Beltran: “Obiettivi? Non ne parliamo. Preferisco giocare trequartista. Con Gud mi ci vedrei benissimo”
Beltran racconta la sua avventura alla Fiorentina ma anche i suoi compagni e la sua duttilità in campo
Lucas Beltran, calciatore della Fiorentina, arrivato a Firenze nell’estate del 2023, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport oggi in edicola, ecco alcuni estratti: “In quale ruolo giocare non importa: può essere da trequartista, che preferisco, come da centravanti. “Io ti vedo sia centravanti che trequartista, valutiamo dove ti trovi meglio”, mi ha risposto mister Palladino. In allenamento mi ha messo trequartista, gli sono piaciuto e adesso gioco lì.
Mi ci vedrei benissimo insieme ad Albert Gudmundsson. Abbiamo caratteristiche simili ma anche differenti, però dipende dalle scelte dell’allenatore. Che io non discuterò mai: qui siamo in tanti che vogliono e possono giocare. Ripeto, non è mai una questione di ruolo o posizione: a me basta aiutare la squadra.
Se sono pronto a fare il centravanti? Certamente. Io voglio giocare e aiutare la Fiorentina. Dove non ha importanza e sono pronto a soddisfare tutte le richieste dell’allenatore. Io cerco il contatto con il pallone, desidero averlo tra i piedi per entrare nell’azione, per fare assist ai compagni, per puntare la porta avversaria.
Obiettivi? Credetemi: non solo non li abbiamo nemmeno fissati, ma nemmeno ne parliamo. Vogliamo continuare ad allenarci con impegno. Non abbiamo ancora fatto niente. Ecco: l’obiettivo, a volerne indicare uno, è continuare così pensando sempre a una partita alla volta.
Beltran: “Non desisto mai, indispensabile la fiducia di Commisso, mi spronava sempre”
Differenza tra Italiano e Palladino? Proprio il sistema di gioco, in primis: completamente differente. Poi il posizionamento in campo: con Italiano andavamo subito in pressione in avanti, adesso ci mettiamo in posizione d’attesa e copriamo più campo pronti a ripartire”.
Se c’è una cosa che mi caratterizza come persona e come calciatore è di non desistere mai e quando le cose non andavano bene ho fatto leva su questo aspetto. Ma indispensabile è stata la fiducia di Commisso che mi spronava sempre a non arrendermi e a dimostrare il mio valore: e se lo dice il presidente va ascoltato e seguito.
Beltran: “La svolta a Lecce, vi dico perché”
25 gol all’attivo? Il segreto è Kean. Moise è straordinariamente efficace, ma tutta la Fiorentina è diventata concreta e lo dimostra l’abilità di capitalizzare le occasioni che creiamo. C’è una partita che, secondo me, ci ha reso consapevoli di questa dote e non solo questa.
Fiorentina-Milan? Anche. Ma mi riferisco alla trasferta di Lecce, ripresa del campionato dopo la sosta e dopo appunto il 2-1 ai rossoneri. Gudmundsson si è fatto male subito, Kean è uscito alla fine del primo tempo, eppure siamo stati capaci di segnare sei gol. Quattro al San Gallo in Conference e altri cinque nella gara successiva contro la Roma. Ecco, Lecce ci ha fatto fare un passo decisivo nella consapevolezza della nostra forza”.