Inter, tradimento senza precedenti: anche peggio di Calhanoglu | È l’idolo dei tifosi del Milan

Calhanoglu esulta dopo il gol

Calhanoglu esulta dopo il gol (Inter Foto) - www.goalist.it

E’ un tradimento inaccettabile ed imperdonabile. L’idolo dei tifosi del Milan purtroppo ha deluso un po’ tutti quanti.

I tradimenti di un giocatore verso la sua ex squadra sono eventi che suscitano grande emozione e discussione nel mondo del calcio.

Spesso, queste situazioni nascono quando un calciatore lascia un club per trasferirsi a una diretta rivale, suscitando il disappunto di tifosi e dirigenti, viene visto come un atto di diserzione.

Le motivazioni dietro a questi tradimenti possono variare. In molti casi, il giocatore è spinto da offerte economiche più vantaggiose o da una prospettiva di carriera più allettante.

Anche questioni personali o incomprensioni con la dirigenza o l’allenatore possono alimentare decisioni che appaiono come un tradimento agli occhi dei tifosi.

Il possibile trasferimento ai rivali di sempre

Ronaldinho, il leggendario fantasista brasiliano, ha recentemente svelato un interessante retroscena riguardante un possibile trasferimento all’Inter, in un’intervista su Twitch. Il calciatore ha rivelato: «È vero, in passato parlammo molto con l’Inter, quando ero in Messico ancora a giocare. L’affare in quel momento era difficile però. L’Inter comunque è una grandissima squadra, quindi è sempre un piacere quando c’è una proposta da un club così». 

Nonostante l’affare non andò a buon fine, l’affermazione di Ronaldinho rivela l’alto valore che l’Inter rappresentava per lui. Il fatto che l’Inter fosse e continui ad essere una “grandissima squadra” dimostra l’apprezzamento del giocatore per il club, che all’epoca cercava di rinforzare la propria squadra con giocatori di grande calibro.

Ronaldinho qualche anno dopo il suo ritiro (Getty Images)
Ronaldinho qualche anno dopo il suo ritiro (Getty Images FOTO) – goalist.it

La (sua) squadra ideale

Oltre a parlare del passato legato all’Inter, Ronaldinho ha anche riflettuto sulle sue influenze calcistiche, citando due leggende del calcio: Pelé e Diego Maradona. Sebbene riconosca Pelé come il più grande giocatore di tutti i tempi, ha anche sottolineato il suo legame speciale con Maradona, dicendo: “A casa mia, Maradona è sempre stato Diego, diverso da tutti gli altri”. Questo affetto non è solo legato all’aspetto calcistico, ma anche a un rapporto personale profondo: “Io e lui siamo stati insieme tante volte, non solo come calciatori ma anche come uomini, è stato sempre un fratello più grande”.

Ronaldinho ha anche delineato la sua formazione ideale, un “11 dei sogni” che riflette le sue esperienze e le persone con cui ha avuto l’onore di giocare. Tra i suoi prescelti ci sono Dida in porta, Cafù e Roberto Carlos come terzini, e una coppia centrale di difesa composta da Paolo Maldini e Rafa Marquez. Il centrocampo ideale vedrebbe Thiago Motta come playmaker, accompagnato da Deco e Andrea Pirlo. Messi, il suo ex compagno al Barcellona, sarebbe il numero dieci della squadra, mentre l’attacco sarebbe formato da Ronaldo e Romario, due dei suoi compagni più cari.