Sarri ammette: “Un errore lasciare il Chelsea per la Juve. Vorrei tornare in Premier, pronto a ricominciare”

Sarri è tornato a parlare delle sue avventure al Chelsea ed alla Juve

Maurizio Sarri è tornato a parlare delle sue avventure al Chelsea e alla Juve lanciando anche qualche indizio sulle sue intenzioni future. “Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile – ha spiegato l’ex tecnico bianconero al quotidiano The Sun -. Ma è stato un errore. Sarebbe stato meglio restare lì”. “L’Inghilterra è il massimo livello per giocatori, squadre, club, stadi, tifosi. Per tutto. Quindi mi piacerebbe tornare – ha aggiunto -. Ora sono pronto a ricominciare. Non so dove al momento. Ma io e lo staff siamo pronti”.

“In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero – ha proseguito Sarri tornando sul suo passaggio dal Chelsea alla Juve -. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina. Non c’era un direttore sportivo quindi la situazione non era così chiara”. “Ero un po’ preoccupato per la situazione con il Chelsea, la situazione all’interno del club. Non era chiaro – ha continuato -. Ho chiesto a Marina se era possibile tornare in Italia e Marina ha chiesto dei soldi alla Juventus per liberarmi. Hanno detto che se volevo restare al Chelsea era possibile”.

Sarri: “La stagione con il Chelsea alla fine è stata una bella esperienza”

“Ma alla fine della stagione con il Chelsea è stata una bella esperienza e buoni risultati. Abbiamo ottenuto il terzo posto nella classifica della Premier League, raggiunto la finale della Coppa di Lega e vinto l’Europa League – ha aggiunto -. Abbiamo giocato un sacco di belle partite. Certo che a volte ci sono stati due o tre disastri, come a Manchester contro il City, come a Bournemouth”.

Poi qualche considerazione sul periodo vissuto sulla panchina della Juve e sulla voglia di tornare a guidare una squadra inglese. “A Torino ho gestito tutto al massimo livello. Abbiamo vinto lo scudetto con la Juve, ma non è la stessa cosa della Premier League – ha spiegato Sarri -. Se avessi una squadra e avessi l’opportunità di essere l’allenatore di una squadra allo stesso livello, penso che potrei fare anche meglio”. “Se il Chelsea è riuscito a entrare tra le prime quattro, allora il mio calcio deve essere stato adatto – ha concluso -. Probabilmente il disastro di Manchester e Bournemouth ha reso i tifosi infelici per la mia situazione e il mio calcio. Ma penso che sia stata una sensazione per un paio di mesi, non di più”.