Roma, ennesimo ribaltone: lascia prima ancora di cominciare | Friedkin a caccia di un nuovo nome

Dan Friedkin (Getty Images)

Dan Friedkin (Getty Images FOTO) - goalist.it

Ennesima vittima di Friedkin! Anche lui cacciato senza nemmeno aver incominciato a lavorare. Cosa sta accadendo in casa Roma?

Nel calcio, non sono solo i giocatori a essere soggetti a periodi di prova. Anche allenatori, direttori sportivi, e altri professionisti del settore possono affrontare sfide simili.

Nonostante il loro bagaglio di esperienze e competenze, alcuni non riescono a superare il periodo di prova, sia per incompatibilità con l’ambiente, sia per le difficoltà legate alla gestione della pressione.

Per gli allenatori, la mancata integrazione con la squadra o con la filosofia del club può essere un fattore determinante.

Alcuni tecnici non riescono a imporre il proprio stile di gioco o a ottenere i risultati attesi, portando a esoneri prematuri.

La scelta della Roma

La Roma, come molti altri club calcistici, ha l’abitudine di inserire professionisti in periodi di prova prima di decidere sulla loro permanenza. Questo è accaduto con Tim Coates, uno psicologo sportivo che era stato scelto da Mark Sertori, un membro della dirigenza. La società giallorossa aveva inizialmente previsto un contratto per Coates che sarebbe durato fino al 2026. Dopo un periodo di osservazione a Trigoria, il club ha deciso di non proseguire con la sua collaborazione.

Durante il periodo di prova, Coates ha avuto l’opportunità di lavorare con i giocatori e lo staff, cercando di applicare le proprie competenze psicologiche nel migliorare la performance individuale e collettiva. Nonostante la sua esperienza e la fiducia inizialmente riposta in lui, non è riuscito a soddisfare le aspettative della società.

La Roma nella stagione attuale (RomaNews)
La Roma nella stagione attuale (RomaNews FOTO) – goalist.it

Le ragioni della mancata conferma

Le ragioni della mancata conferma del contratto di Coates non sono state ufficialmente comunicate dal club, ma si può ipotizzare che siano legate alla difficoltà di integrare efficacemente la figura dello psicologo nel gruppo. In un contesto calcistico, dove le dinamiche di squadra e le prestazioni individuali sono spesso al centro dell’attenzione, la compatibilità tra il professionista e i giocatori è essenziale. Se le tecniche psicologiche adottate non sono state ritenute efficaci o se non c’è stata una buona comunicazione tra Coates e i membri della squadra, è possibile che la decisione sia stata presa in funzione di un miglioramento complessivo delle dinamiche interne.

Questo episodio evidenzia come, nel calcio, le scelte professionali non dipendano solo dalle competenze tecniche, ma anche dalla capacità di integrarsi in un ambiente altamente competitivo e in continua evoluzione. La Roma, con questa decisione, ha ribadito l’importanza di avere professionisti che non solo possiedono le giuste qualifiche, ma che siano anche in grado di lavorare in armonia con il gruppo, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del club.