Lo storico scudetto con la Roma, il ritiro e adesso ha deciso di girare il mondo | “100 nazioni in 3 anni”
Da calciatore ad imprenditore. Vinse lo scudetto con la Roma ed ora gira il mondo, dimenticandosi completamente del suo passato.
Negli anni 2000, la AS Roma visse un periodo di grande fermento, culminato con la conquista del suo terzo scudetto, che arrivò nel 2001.
La stagione 2000-2001 fu storica non solo per il trionfo sportivo, ma anche per il ritorno della Roma ai vertici del calcio italiano, dopo anni di alti e bassi.
L’allenatore Fabio Capello, arrivato nel 1999, riuscì a costruire una squadra solida e vincente, capace di dominare il campionato.
Il progetto tecnico di Capello si fondava su un mix di esperienza e giovani talenti, con un gioco difensivo equilibrato e un attacco prolifico.
Un precoce ritiro
Hidetoshi Nakata, ex giocatore della Roma, decise di ritirarsi precocemente, una decisione che sorprese molti. Il motivo alla base di questa scelta fu chiaro e riflessivo: l’ambiente del calcio non lo soddisfaceva più. La monotonia degli hotel e degli stadi, la vita di un atleta di élite, lo avevano spinto a cercare qualcosa di diverso. Così, dopo aver lasciato il calcio, intraprese un viaggio che lo portò in centinaia di paesi, attraversando il mondo in un’esperienza che durò ben tre anni. Non era più il calciatore famoso che veniva riconosciuto ovunque, ma l’uomo curioso che desiderava esplorare nuovi orizzonti.
Nel corso di queste esperienze, Nakata si rese conto del grande potere che il calcio ha nel connettere le persone, un fenomeno che trascende la popolarità di singoli atleti. La consapevolezza di essere riconosciuto non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per l’impatto mondiale di questo sport, lo spinse a riflettere su come poter utilizzare questa visibilità in modo positivo. Si rese conto che, sebbene il calcio fosse la sua passione, poteva anche diventare un mezzo per scopi più elevati. Così nacque l’idea di creare una fondazione che collaborasse con organizzazioni non profit locali, un passo fondamentale per mettere la sua notorietà al servizio di cause benefiche, usando il calcio come ponte per il bene comune.
La riscoperta del Giappone
Dopo aver viaggiato per il mondo, Nakata sentì il bisogno di conoscere più a fondo la sua terra d’origine, il Giappone. Nonostante la sua fama internazionale, ammetteva di non sapere abbastanza sulla sua cultura e tradizione, un fatto che lo faceva sentire inadeguato. Decise quindi di affrontare questo vuoto culturale, esplorando il Giappone da una prospettiva che non fosse quella della modernità e della tecnologia, ma quella delle sue radici, della sua storia e delle sue tradizioni.
Questa riscoperta del Giappone non fu solo un viaggio fisico, ma anche un percorso interiore. Nakata desiderava comprendere le sfumature della cultura giapponese che non avevano nulla a che fare con il Giappone dei grattacieli e delle innovazioni tecnologiche. Iniziò a conoscere la storia dei piccoli villaggi, delle tradizioni millenarie e dei mestieri che avevano modellato il paese.