Tra passaggi vincenti, gol decisivi e visione di gioco il talento olandese e nuovo leader del Milan sta riscrivendo i confini del ruolo di mezz’ala
L’arrivo di Tijjani Reijnders al Milan aveva suscitato curiosità e aspettative, ma in pochi si sarebbero immaginati un impatto così incisivo. Alla sua seconda stagione in rossonero, il centrocampista olandese ha perfettamente dimostrato di essere molto più di un semplice regista: è un vero e proprio trascinatore. Con la guida di Paulo Fonseca, che gli ha concesso una libertà tattica ideale per esprimere al meglio il suo talento, Reijnders si è imposto come uno dei migliori centrocampisti d’Europa per rendimento.
La sua capacità di incidere sul gioco è impressionante. Statistiche alla mano, Reijnders è il miglior centrocampista per passaggi progressivi nell’ultimo terzo di campo e per occasioni create. Con un’accuratezza del 91% nei passaggi, l’olandese non solo detta i ritmi del gioco, ma diventa anche un punto di riferimento essenziale nella costruzione offensiva del Milan. È il perfetto esempio di mezz’ala polivalente, capace di legare i reparti con qualità, intelligenza tattica e visione di gioco fuori dal comune.
Oltre al suo contributo in fase di costruzione, Reijnders ha aggiunto un’altra arma al suo repertorio: il gol. Nonostante questa non fosse una delle sue caratteristiche principali ai tempi dell’AZ Alkmaar, dove aveva raggiunto 7 reti in 54 presenze, l’olandese sta polverizzando i suoi record personali. Grazie al gol realizzato contro il Sassuolo negli ottavi di Coppa Italia, è già salito a quota 7 marcature stagionali in sole 18 partite con il Milan.
Questo exploit lo rende il secondo miglior marcatore stagionale della squadra rossonera, alle spalle di Christian Pulisic, che però opera in una posizione più avanzata e conta solo un gol in più. Impressionante è anche la continuità con cui Reijnders va a segno: nelle ultime 8 partite in tutte le competizioni ha realizzato 7 gol, quasi da attaccante più che da centrocampista.
La capacità di abbinare quantità e qualità lo rende imprescindibile nel sistema di Fonseca. In mediana, Reijnders è un punto fermo sia per il lavoro sporco in fase di interdizione sia per la capacità di lanciare l’azione con passaggi illuminanti. È infatti il miglior interprete del Milan nel coniugare l’aspetto difensivo a quello offensivo, un equilibrio che permette ai rossoneri di essere sempre pericolosi in transizione.
Anche con la maglia della nazionale olandese, Reijnders sta facendo parlare di sé. I due gol segnati recentemente con gli Oranje dimostrano come il suo rendimento non sia limitato al contesto milanista, ma si traduca anche a livello internazionale. Ad oggi, nessun altro centrocampista in Europa può vantare numeri così impressionanti in termini di gol e occasioni create.
Il futuro sembra luminoso per questo talento olandese, che ha trovato nel Milan il palcoscenico ideale per esprimere tutto il suo potenziale. Con un contratto ancora lungo e un ruolo chiave nella squadra, Reijnders è destinato a diventare uno dei volti simbolo del Milan e a consolidarsi come uno dei migliori centrocampisti del panorama europeo.
Se i rossoneri continuano a puntare su di lui come motore del centrocampo, i traguardi stagionali non sembrano più un sogno. Reijnders non è solo il presente, ma anche il futuro del Milan: un giocatore che sta riscrivendo il ruolo di mezz’ala moderna.
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