Genoa-Torino 0-0: reti inviolate e poche occasioni a Marassi

Genoa-Torino (Torino FC foto) - www.goalist.it

Genoa-Torino (Torino FC foto) - www.goalist.it

Genoa e Torino pareggiano 0-0 e muovono la classifica senza farsi male portandosi rispettivamente a quota 15 e 16

Reduce dalla vittoria pesante con l’Udinese, Vieira insiste sulla difesa a quattro e sul tridente “rapido” Zanoli-Pinamonti-Miretti. A secco di vittorie dal 25 ottobre e col peso di quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque uscite, Vanoli invece si presenta al Ferraris confermando sia la difesa a tre, sia il tandem d’attacco Adams-Sanabria.

Con le squadre corte, in avvio Genoa e Torino battagliano sulle seconde palle in mediana e si contendono il possesso, ma senza guizzi in verticale sono le difese a fare la voce grossa. Basso e ordinato in costruzione, il Genoa aspetta il Torino, palleggia con personalità in uscita e cerca subito gli attaccanti saltando il centrocampo con i cambi di campo e i lanci lunghi. Più alti e aggressivi, i granata invece pressano i portatori rossoblù, cercano il dialogo nello stretto, ma faticano ad allargare il gioco e ad attaccare la profondità in maniera pericolosa. Il primo squillo arriva su un cross per Thorsby, ma Masina chiude bene. Poi Milinkovic-Savic rischia in uscita su una punizione dalla trequarti di Miretti e Badelj non trova la porta di sinistro da buona posizione. Occasioni a cui il Torino risponde solo intorno alla mezz’ora di gioco con un tentativo debole di Linetty e un colpo di testa di Gineitis. Più preciso negli appoggi e ordinato in costruzione è il Genoa a fare il match appoggiandosi a Pinamonti in profondità e innescando in seconda battuta gli esterni offensivi. Dopo una buona incursione di Zanoli, Ricci mura un destro a botta sicura di Frendrup. Poi il primo tempo si chiude su un destro di Vojvoda che si stampa sul palo e sulle proteste rossoblù per un contatto in area.

Nella ripresa la gara si accende solo su giocate individuali e calci piazzati

La ripresa si apre senza cambi e non cambia nemmeno il tema tattico del match. Con tanti duelli e poche imbucate in verticale, il match fatica a decollare sulla trequarti e si accende solo su qualche giocata individuale e sui calci piazzati. Un sinistro di Adams termina largo, poi Milinkovic-Savic esce su un cross velenoso di Martin. Spinto dal Ferraris, il Genoa guadagna metri, aumenta i giri e attacca con più uomini. Badelj spreca una buona ripartenza, poi Milinkovic blocca un piattone di Frendrup dal limite e un sinistro di Linetty termina largo.

Per dare più peso alla fase offensiva, Vieira toglie Badelj e fa entrare Vitinha passando al 4-4-2. Vanoli invece fa entrare Sosa e Karamoh al posto di Vojvoda e Adams. Mosse che mescolano un po’ le carte, ma che non influiscono sull’inerzia della partita. Con gli spazi intasati e poca rapidità e precisione negli scambi la gara continua infatti ad accendersi solo su qualche iniziativa personale e nemmeno gli ingressi di Balotelli, Njie, Lazaro, Masini e Tameze cambiano il risultato. Nel recupero, infatti, l’ultima occasione buona capita a Tameze, ma Leali è attento ed evita la beffa. A Marassi Genoa e Torino si smezzano la posta e non si fanno male.

Fonte: Sportmediaset