Juventus-Bologna 2-2: i bianconeri evitano la sconfitta allo scadere con Mbangula
Il doppio vantaggio ospite di Ndoye e Pobega illude il Bologna. La Juve rimonta e infila il terzo pari di fila
La Juve coglie il nono pareggio in 15 giornate per la prima volta nella sua storia, un risultato per come si era messa la gara che vale come una vittoria, ma questa pareggite acuta allontana ulteriormente i bianconeri dalla testa della classifica. A uscire con l’amaro in bocca dall’Allianz Stadium è senza dubbio il Bologna, che ha giocato benissimo per 70 minuti e ha avuto il torto di non portare a casa una vittoria che era davvero vicina e tutto sommato meritata. Thiago Motta può essere felice per aver mantenuto ancora l’imbattibilità, ma un altro calciatore è finito in infermeria: Cambiaso si è fatto male all’inizio e ora c’è da valutare quanto lo terrà fuori la distorsione alla caviglia.
Thiago Motta recupera Vlahovic, Savona e Adzic, ma solo il serbo parte titolare. Chance per Fagioli in mezzo al campo, mentre Weah viene preferito a Yildiz. Italiano deve fare a meno di Orsolini e Lykogiannis: tocca a Dominguez, con Ndoye spostato a destra, mentre c’è Miranda per il terzino greco. La punta più avanzata è Castro, reduce dallo show in Coppa Italia contro il Monza (un gol e tre assist).
La Juve non si arrende nonostante l’espulsione di Thiago Motta e un Bologna padrone del campo
Il tecnico felsineo aveva chiesto ai suoi alla vigilia uno step ulteriore contro le grandi e nel primo tempo i suoi rispondono alla grande, giocando per mezzora molto meglio dei padroni di casa. La prima conclusione è di Ndoye, un destro murato da Cambiaso con il piede. Il terzino prova a stringere i denti, ma la distorsione alla caviglia lo costringe ad alzare bandiera bianca: al suo posto Rouhi. Lo svizzero, galvanizzato dalla doppietta al Venezia, è una spina nel fianco e al 10′ colpisce il palo alla sinistra di Perin dopo una sponda di petto di Castro. Gli emiliani pressano alti e soffocano i portatori di palla bianconeri. Al 19′ Miranda va vicino al gol su punizione deviata con la testa da Weah appena sopra la traversa. Poi al 25′ Kalulu rischia grosso quando atterra Odgaard lanciato verso Perin senza palla. Marchetti non vede il contatto e il Var non può intervenire perché la giocata non è da cartellino rosso. Scampato pericolo per una Juve deludente, che però cade alla mezzora: splendida palla di Holm per l’inserimento di Ndoye che scarica un destro sul primo palo che fulmina Perin. Il gol subito dà una scossa alla Juve che si affida alla verve e alla velocità del solito Conceicao, che al 34′ Pobega e mette indietro per l’accorrente Fagioli che calcia di prima intenzione ma conclude alto. Poi il figlio d’arte prova a mettersi in proprio, ma il suo sinistro a giro è respinto in tuffo di testa da Lucumì. Vlahovic è in difficoltà, gli arrivano pochi palloni e non riesce a dialogare con i compagni. L’attaccante serbo si accende solo nel recupero: delizioso il passaggio di Koopmeiners per il sinistro al volo del compagno che Skorupski respinge d’istinto.
La ripresa inizia con l’espulsione per proteste di Thiago Motta (51′) e due minuti dopo il Bologna trova il raddoppio: splendido assist di tacco di Castro che mette Pobega davanti a Perin, tocco sotto di sinistro che beffa il portiere della Juve. I bianconeri hanno il merito di non disunirsi e riescono a riaprire la gara al 62′ grazia al primo gol di Koopmeiners, puntuale a rimorchio sull’assist di Danilo. Motta si gioca le carte Yildiz e Thuram prima e Mbangula e Savona dopo, ma è sono gli ospiti a sfiorare il tris con Dominguez. E quando tutto sembra finito, ecco la giocata vincente: Vlahovic serve Mbangula che dal limite fa partire un destro a giro che non lascia scampo a Skorupski. L’Allianz esplode di gioia, ma la Juve si allontana dalla vetta.
Fonte: Sportmediaset