Confusione totale a Maranello: “La macchina è una m….” | Il campione senza peli sulla lingua
Purtroppo la macchina non gli è andata a genio, e il campione senza peli sulla lingua l’ha fatto notare. Ma cos’è successo?
La Formula 1, sport di alta velocità e competizione intensa, ha spesso visto incidenti spettacolari, frutto di errori umani o situazioni impreviste. Tra i più iconici, il tamponamento tra Ayrton Senna e Alain Prost a Suzuka nel 1989, un episodio che non solo decise il titolo mondiale, ma segnò anche una delle rivalità più accese nella storia dello sport.
Un altro esempio memorabile fu lo scontro tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton nel Gran Premio di Spagna 2016. I due compagni di squadra, in lotta per la leadership, si eliminarono a vicenda al primo giro, lasciando il team Mercedes a gestire tensioni interne esplosive.
Gli incidenti, tuttavia, non sono sempre causati da conflitti diretti. L’accumulo di eventi sfortunati e decisioni errate può portare a incomprensioni significative.
Ma anche un’auto non all’altezza può comportare una serie di problemi, con il pilota che, seppur bravo e con esperienza, può trovarsi tra le mani una vettura non all’altezza.
Senza peli sulla lingua
Nel 1973, un giovane Niki Lauda, pilota emergente della BRM, ebbe il primo contatto con la Ferrari, destinazione che avrebbe definito una parte cruciale della sua carriera. Dopo essere stato scelto da Enzo Ferrari per affiancare Clay Regazzoni nella stagione 1974, Lauda fece i primi giri di prova sul circuito di Fiorano. Il suo giudizio sull’auto non fu tenero, come raccontato nella sua autobiografia Meine Story del 1985: “La macchina è una m***a”.
Nonostante questa partenza burrascosa, Lauda e la Ferrari costruirono insieme una storia di successo. Tra il 1974 e il 1977, l’austriaco vinse due titoli mondiali con il Cavallino Rampante, accumulando 15 vittorie, 23 pole position e 32 podi. La partnership terminò in modo conflittuale, ma il segno lasciato da Lauda a Maranello fu indelebile. La sua capacità di portare risultati, anche con critiche iniziali così severe, rappresentò un raro equilibrio tra franchezza e talento.
Ma non è finita qui
Nel 2014, Lauda, ormai presidente non esecutivo della Mercedes, tornò a parlare della Ferrari con toni altrettanto diretti. Il contesto era profondamente diverso: la Mercedes dominava il campionato, mentre la Ferrari arrancava con la deludente F14T. Questa volta, la frase di Lauda fu riportata dal quotidiano spagnolo El País: “La Ferrari ha fatto ad Alonso una macchina di m***a”. L’uscita creò imbarazzo, con la Mercedes costretta a specificare che quelle parole rappresentavano “opinioni personali” del suo presidente.
Il pentimento, però, non sembrava essere parte del carattere di Lauda. Nel 2015, in un’intervista a Repubblica, ribadì senza esitazione quanto dichiarato l’anno precedente. Sono state molte le frasi pronunciate da Lauda nel corso degli anni, e non basterebbe un articolo per raccoglierle tutte, ma rimane il fatto che, un grande campione come lui, in quasi 50 anni di carriera, non ha mai avuto peli sulla lingua.