Sparito dall’allenamento: lo hanno cercato dappertutto | Ecco cosa è successo all’idolo laziale
Non lo hanno trovati più, è sparito! L’idolo dei laziali non ha lasciato tracce e la dirigenza non sa più cosa fare.
Nel mondo del calcio, gli episodi di giocatori che si “assentano improvvisamente” dagli allenamenti rappresentano un fenomeno peculiare, spesso legato a conflitti con la società o a problemi personali.
Tali sparizioni sono a volte il preludio di tensioni contrattuali, con i giocatori che scelgono questo comportamento come forma estrema di protesta contro la gestione del club o per forzare un trasferimento.
Non sempre, però, le sparizioni sono legate a questioni contrattuali. Alcuni episodi rivelano problematiche personali più profonde. Mario Balotelli, ad esempio, è noto per alcune assenze impreviste durante la sua carriera..
Questi episodi sollevano interrogativi, anche molto importanti, sull’equilibrio tra i diritti dei giocatori e le responsabilità verso i club.
Un personaggio particolare
Paul John Gascoigne, meglio noto come “Gazza”, è ricordato come uno dei calciatori più talentuosi e controversi della sua generazione. Nato nel 1967, il suo approdo in Italia nel 1992, alla Lazio del presidente Sergio Cragnotti, segnò una nuova fase della sua carriera. L’acquisto, originariamente avviato dal precedente presidente Gianmarco Calleri, portò Gazza a diventare un’icona del calcio italiano, pur con un bottino non entusiasmante di 47 presenze e 6 gol in tre stagioni. Ma ha lasciato il segno, soprattutto fuori dal campo.
Nonostante il rendimento altalenante, il suo carisma conquistò i tifosi e i compagni di squadra. Gascoigne era noto non solo per alcune prodezze sul campo ma anche per il suo carattere istrionico e gli scherzi che regalavano momenti di ilarità durante gli allenamenti. Le sue stravaganze erano parte integrante del personaggio, rendendolo tanto amato quanto imprevedibile.
La sua sparizione
Un episodio emblematico delle eccentricità di Gascoigne avvenne durante un allenamento con la Lazio. In un momento apparentemente normale, Gazza calciò il pallone lontano fuori dal campo, esclamando con leggerezza: “Vado a prenderlo io”. Con questa scusa, lasciò il terreno di gioco e scomparve nel nulla. I compagni lo cercarono ovunque, ma non riuscirono a trovarlo, e la sua assenza continuò anche il giorno successivo, generando preoccupazione.
La sorpresa arrivò a metà della sessione del giorno seguente, quando Gascoigne riapparve inaspettatamente sul campo, pallone sotto il braccio, e con disarmante naturalezza disse: “Eccomi, finalmente l’ho recuperato”. Il suo ritorno provocò una risata collettiva, trasformando la tensione in un aneddoto che rimane tra i più memorabili della sua avventura italiana. Sicuramente i suoi compagni non si sono mai annoiati.