Gudmundsson ed il suo rientro graduale: nel 2025 sarà di nuovo al top, arriverà lo stop alla gestione del minutaggio
Albert Gudmundsson sarà il primo acquisto di gennaio per la Fiorentina di Raffaele Palladino. L’islandese, prelevato dal Genoa in estate, dopo un lungo corteggiamento, nel 2025, quando rientrerà a pieno regime e quindi al top della forma in seguito al complicato infortunio, si trasformerà nell’arma in più della Fiorentina.
Il classe 1997 è tornato dopo essersi infortunato il 20 ottobre in Lecce-Fiorentina. Lo staff viola lo sta comunque gestendo per non rischiare brutte ricadute. In questi mesi, al suo posto, dietro Moise Kean, come ‘sottopunta’ ha giocato Lucas Beltran.
Raffaele Palladino infatti, sembra aver trovato il ruolo ideale per l’argentino, viste le prestazioni ed i diversi assist collezionati (4). Sarà infatti difficile per il tecnico partenopeo togliere Beltran dalla formazione titolare, egli infatti potrebbe optare per un ‘trasloco’ del numero 9, sull’esterno sinistro, dove attualmente staziona Riccardo Sottil, il quale sta sostituendo Edoardo Bove, pur avendo caratteristiche diverse.
L’ex Genoa in quest’ultimo mese del 2024, sta cercando di ritrovare di settimana in settimana una forma sempre migliore, è importante infatti per lui aumentare il minutaggio gradualmente. Palladino infatti l’ha schierato anche in Conference League, nella gara contro il Lask al Franchi, è entrato al 61’ al posto di Moise Kean.
Ma non solo, anche contro il Bologna, l’islandese è sceso in campo tra i titolari ma al 58′ è stato richiamato in panchina da Citterio (vice di Palladino), proprio per seguire il programma di gestione del fantasista. In questi minuti sul rettangolo di gioco, la Fiorentina si è schierata a tratti con un 4-4-2: Gudmundsson ha affiancato Kean per tenere impegnati i difensori del Bologna e Beltran è stato dirottato sull’out di sinistra. In questo modo i viola abbandonerebbero il 4-2-3-1.
L’islandese ha mostrato importanti segnali di crescita, mettendo in luce alcune giocate di qualità. A sprazzi però ha illuminato il gioco dei viola, importante nei movimenti senza palla, nelle imbucate ‘assist’, come quella per Cataldi e per il contributo apportato in fase difensiva. Nel corso della sua partita, Gudmundsson è stato protagonista di un episodio dubbio, il quale poteva essere punito con il calcio di rigore: Skorupski esce e lo travolge mentre tenta lo ‘scavetto’.
Albert Gudmundsson in questa stagione in Serie A è sceso in campo 283 minuti, giocando un totale di 6 partite (solo 4 da titolare). 3 i gol segnati, uno ogni 94 minuti. Media di un tiro per match, dunque l’islandese nelle conclusione è letale. Fino ad oggi ha convertito in gol il 38% delle occasioni avute. Tra le qualità di Gudmundsson spicca il dribbling, ha infatti il 50% di successo.
La Fiorentina di Raffaele Palladino attualmente sta cercando di ritrovare la quadra dopo lo stop all’attività agonistica di Edoardo Bove, in seguito al malore che l’ha colpito l’1 dicembre in Fiorentina-Inter, al 17′. Il centrocampista romano infatti, tra l’altro jolly per la squadra viola, faceva un lavoro fondamentale, ed ora quindi la sua assenza si fa sentire molto. Anche per questo motivo, il mister ex Monza, al più presto, dovrà decidere quale sarà la ‘formazione di titolarissimi’, in base alle caratteristiche dei suoi giocatori, di certo non sarà semplice trovare un sostituto in grado di svolgere lo stesso identico compito di Bove.
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