Squalifiche, multe e 8 punti di penalizzazione: sanzioni per aver perso di proposito | Fallimento in vista

Illustrazione di un pallone da calcio

Illustrazione di un pallone da calcio (Photo LiveMedia/Alessio Marini FOTO) - goalist.it

Chi più ne ha più ne metta. Questa squadra dopo aver perso di proposito è stata pesantemente penalizzata, al punto di fallire.

Le multe e penalizzazioni nel calcio sono strumenti disciplinari utilizzati per garantire il rispetto delle regole e mantenere l’integrità del gioco.

Questi provvedimenti possono essere inflitti a giocatori, allenatori, dirigenti o interi club per violazioni di regolamenti sportivi, comportamenti scorretti o gravi illeciti.

Le multe pecuniarie vengono spesso comminate per comportamenti scorretti, come proteste eccessive, dichiarazioni inappropriate o violazioni del codice etico.

Anche i tifosi possono causare multe ai club a causa di episodi di violenza, cori discriminatori o utilizzo di fumogeni. Inoltre, l’importo delle multe può variare notevolmente in base alla gravità dell’infrazione e alla categoria della competizione.

L’intervento della Giustizia Sportiva

Nel calcio giovanile e dilettantistico, le violazioni del Codice di Giustizia Sportiva possono portare a provvedimenti severi. Accuse di illecito sportivo, scorrettezze gravi e manipolazioni delle partite sono casi che mettono a rischio l’integrità del gioco. Quando una società è sospettata di aver alterato una competizione, gli organi giudicanti non esitano a intervenire con sanzioni esemplari che colpiscono dirigenti, allenatori e giocatori.

La storia ci offre numerosi esempi di queste situazioni. Dalle penalizzazioni inflitte alla Juventus per lo scandalo Calciopoli, alle gravi difficoltà finanziarie del Bordeaux, che hanno causato penalità e retrocessioni. In tutti questi casi, il sistema sportivo ha dimostrato l’importanza di applicare misure severe per tutelare la correttezza e la trasparenza delle competizioni. La giustizia sportiva è un meccanismo fondamentale per mantenere l’integrità del calcio, soprattutto nei settori giovanili, dove si formano i futuri atleti.

Ragazzi delle giovanili (Depositphotos)
Ragazzi delle giovanili (Depositphotos FOTO) – goalist.it

Un caso più unico che raro

Un esempio recente e clamoroso è quello della società toscana Montignoso nel campionato Juniores. Dopo una partita contro la Lunigiana Pontremolese, terminata con il punteggio di 1-4, sono emersi sospetti di illecito sportivo. La rivale Massese ha presentato un esposto, accusando il Montignoso di aver perso volontariamente per favorire la vittoria degli avversari. Come risultato delle indagini, il Tribunale Federale Territoriale toscano ha inflitto una sanzione complessiva senza precedenti.

La decisione include 45 anni di squalifica complessivi suddivisi tra dirigenti, allenatore e giocatori. In particolare, due dirigenti, l’allenatore e sei calciatori sono stati squalificati per 4 anni e mezzo ciascuno, mentre altri quattro giocatori hanno ricevuto un anno di squalifica ciascuno. La società ha inoltre subito una multa di 2.000 euro e una penalizzazione di otto punti per la stagione in corso. Questo caso dimostra quanto possano essere severe le conseguenze di comportamenti scorretti e quanto sia fondamentale preservare l’etica sportiva a ogni livello di competizione.