“Non ci volevo andare”: il campione del mondo 2006 costretto a trasferirsi | Minacciato fisicamente
Lui era contrario, il campione del mondo nel 2006 racconta questo particolare aneddoto. Venne addirittura minacciato!
Nel calcio professionistico, i trasferimenti sono spesso guidati da accordi economici e strategici tra club. Non sempre i calciatori hanno il controllo sulla propria destinazione, soprattutto quando i contratti permettono ai club di venderli per ragioni finanziarie o tecniche.
Alcuni trasferimenti involontari avvengono a causa di difficoltà economiche delle società. Per evitare la bancarotta o per finanziare altri acquisti, i club possono decidere di cedere giocatori di valore.
In questi casi, il calciatore viene considerato un asset economico e non solo una risorsa sportiva, con poca considerazione per le sue preferenze personali.
Essere trasferiti contro la propria volontà può avere un impatto negativo sulla salute mentale e sulle prestazioni del giocatore.
Una scelta inattesa
Questo giocatore, originario di Corigliano Calabro, iniziò la sua carriera nel calcio professionistico a soli 18 anni con il Perugia in Serie B, sotto la guida di Giovanni Galeone. Durante quella stagione, fece due apparizioni che bastarono per catturare l’attenzione di un club prestigioso: i Glasgow Rangers. Nonostante l’offerta allettante, l’idea di trasferirsi in Scozia non era nei suoi piani. Il giovane centrocampista era determinato a rimanere in Italia per continuare il suo percorso nel calcio nazionale.
Questo giocatore era fermo nella sua decisione di non accettare l’offerta, come lui stesso racconta: “Non ci volevo andare” (fonte: Hibet.social). Fu necessario l’intervento deciso di suo padre, Franco, per convincerlo. Durante una conversazione significativa, Franco sottolineò l’importanza dell’opportunità economica, affermando che l’offerta era pari a quattro volte i guadagni di tutta la sua vita. Avete capito di chi stiamo parlando? Del grandissimo Gennaro Ivan Gattuso.
Un’offerta irresistibile
I Glasgow Rangers offrirono a Gattuso un contratto di quattro anni con un compenso di 2 miliardi di lire. La proposta economica era difficile da rifiutare, ma il trasferimento si concretizzò solo nella primavera successiva a causa di questioni burocratiche. Nel frattempo, Gattuso fece il suo esordio in Serie A, ma l’opportunità scozzese era ormai inevitabile. Il padre Franco non esitò a usare una forma di “persuasione” particolare per convincere il figlio ad accettare.
Alla fine, Gattuso si trasferì ai Rangers e iniziò una nuova fase della sua carriera calcistica. Questo episodio evidenzia le sfide e i compromessi che molti giovani calciatori affrontano quando si presentano offerte internazionali significative. L’esperienza scozzese si rivelò fondamentale per la crescita professionale di Gattuso, preparandolo alle future sfide sia come giocatore che come allenatore.