Kean: “Alla Juve delle scelte mi hanno buttato già il morale. Per fortuna è arrivata la Fiorentina”
“Palladino mi ha chiamato e mi ha fatto sentire la sua fiducia. Dopo il buio c’è sempre la luce”
Moise Kean, centravanti della Fiorentina, ha così parlato ai microfoni di Sky Sport: “Palladino? Mi ha chiamato e mi ha chiesto come stessi e quale fosse il mio umore. Non era una situazione tranquilla, diciamo, perché dovevo prendere delle decisioni importanti per il futuro e mi ha convinto ad accettare il progetto della Fiorentina. Questo mi ha fatto sentire bene perché dalla prima chiacchierata mi ha fatto sentire la sua fiducia e ho capito che potevamo fare grandi cose. Deve essere un insegnamento per tutti, perché ho imparato che dopo il buio c’è sempre la luce e sapevo sarebbe arrivato il mio momento. L’anno scorso è stato difficile e per fortuna è arrivata la Fiorentina.
Gara contro la Juventus? Sì, l’ho segnata sul calendario. Avevo grandi aspettative al mio ritorno alla Juventus, ma ci sono state tante scelte che non mi sono piaciute e che mi hanno tirato giù di morale. Ci sono stati infortuni di mezzo e mentalmente non c’ero più. Questo per un calciatore incide tantissimo, non sentivo la fiducia della società e del mister. Nonostante fossi nella squadra in cui sono cresciuto nessuno mi ha aiutato a uscirne, me la sono dovuta cavare da solo. A me piacciono tanto le sfide e quest’anno la è con me stesso.
Gol più bello? Non sono ancora tanti però forse dico il secondo contro il Verona. Griddy Dance? Io in estate lavoro in un college dove ci sono giocatori di Nba e Nfl, una sorta di campus dove allenarci. Justin Jefferson faceva questo ballo al termine di ogni allenamento e gli ho chiesto cosa fosse. Era divertente, poi quando ha fatto il touchdown ha replicato questa esultanza, mancavo soltanto io nel calcio. L’esultanza è una delle cose più belle del calcio, ti dà gioia e ti fa capire quanto è bello questo sport”.