Il nuovo Pogba, un fallimento al Manchester City e in Serie A | Rispedito subito indietro
Doveva essere il nuovo Pogba, ma ha fallito sia in Serie A che al Manchester City. Ha ricevuto un biglietto di sola andata.
Il calcio, spesso teatro di successi e redenzioni, conosce anche casi in cui trasferimenti promettenti si trasformano in fallimenti.
Numerosi calciatori, dopo aver deluso le aspettative, sono stati costretti a tornare al club di origine o a cercare una nuova sistemazione, un destino che riflette le sfide e le complessità del professionismo.
Un esempio emblematico è Philippe Coutinho, passato al Barcellona per una cifra record dal Liverpool. L’aspettativa di vederlo erede di Andrés Iniesta non si è mai concretizzata, e il brasiliano, incapace di adattarsi al sistema di gioco blaugrana, è stato prestato al Bayern Monaco e successivamente ceduto altrove.
Un altro caso noto è quello di Romelu Lukaku, il cui ritorno al Chelsea nel 2021, per una cifra considerevole, non ha rispettato le aspettative.
Alcuni calciatori fallimentari
Il calcio, come pochi altri sport, è costellato di storie di promesse mancate. Molti giocatori, definiti talenti puri, non riescono a confermare le aspettative riposte in loro quando si trasferiscono in nuovi club. Le ragioni di questi fallimenti possono essere molteplici: difficoltà di adattamento tattico, pressioni psicologiche, infortuni o semplicemente un’incompatibilità con il contesto della squadra. Spesso, i club si ritrovano costretti a rispedire il giocatore al mittente o a cercare altre soluzioni per recuperare almeno in parte l’investimento.
Tra i casi più celebri vi sono giocatori acquistati con etichette ambiziose, come “nuovo Maradona” o “erede di Messi”, che non riescono a mantenere il livello atteso. Episodi come quelli di Alexandre Pato al Chelsea o di Luka Jović al Real Madrid dimostrano come le premesse non sempre si trasformino in risultati concreti. Questi fallimenti non sono soltanto lezioni per i giocatori, ma anche per i club, che imparano quanto sia cruciale una valutazione approfondita prima di puntare su un atleta. La storia di Ntcham è alquanto interessante.
Promesse non mantenute
Tra le storie di fallimenti più emblematiche c’è quella di Oliver Ntcham, un centrocampista francese che arrivò al Genoa con il pesante soprannome di “nuovo Pogba”. Prelevato in prestito dal Manchester City, Ntcham era stato strappato alla concorrenza di club importanti come Inter e Roma. Tuttavia, le aspettative riposte in lui si scontrarono presto con una realtà ben diversa: due anni al Genoa, segnati da prestazioni altalenanti e lontane dai paragoni con Pogba o addirittura Zidane, uno dei suoi dichiarati modelli.
Il momento più alto della sua esperienza italiana furono due gol consecutivi contro Bologna ed Empoli, che generarono entusiasmo tra i tifosi. Ma quella fiammata non fu sufficiente per convincere il Genoa a esercitare il diritto di riscatto. “Pogba mi ha detto di non mollare,” dichiarò Ntcham, ma alla fine fu lui ad essere “mollato”. La sua vicenda è un esempio perfetto di come, nel calcio, il talento potenziale non basti senza la costanza e la capacità di adattarsi alle sfide di un campionato competitivo.