Il Milan e la Champions vinta, poi gli studi e un lavoro umile | “Ho imparato a fare i caffè”
Giocò nel Milan e vinse la Champions, ma alla fine non continuò nel mondo del calcio ed attualmente svolge un altro lavoro.
Nel mondo del calcio, non tutti i giocatori continuano la loro carriera nel settore sportivo dopo il ritiro. Alcuni, anche dopo aver raggiunto il prestigio di vincere la Champions League, scelgono percorsi di vita sorprendenti, come tornare agli studi o intraprendere lavori considerati umili.
Un esempio celebre è quello di Socrates, leggenda del calcio brasiliano. Dopo una carriera brillante, coronata da successi, decise di completare gli studi in medicina, esercitando successivamente come medico.
Un altro esempio è quello di Eric Abidal, vincitore della Champions League con il Barcellona, che ha intrapreso attività benefiche e filantropiche dopo il ritiro, focalizzandosi sul supporto ai malati di cancro, malattia che ha combattuto in prima persona.
Ci sono poi storie come quella di David May, vincitore della Champions League con il Manchester United nel 1999, che dopo il calcio ha lavorato come commentatore, ma ha anche gestito attività più semplici, dimostrando umiltà nel reintegrarsi nella quotidianità.
Dalla gloria calcistica alla ricerca di sé
Questo vecchio giocatore, di cui vi sveleremo il nome tra un po’, è un ex centrocampista svedese ed è stato protagonista di una carriera calcistica di alto livello. Dopo il passaggio in Serie A, dove ha indossato le maglie di Milan e Parma, ha trovato la consacrazione con il Manchester United, contribuendo al leggendario Triplete del 1999. Con i Red Devils ha vinto tre Premier League, una Champions League, una FA Cup e una Coppa Intercontinentale, arricchendo una bacheca già impreziosita dai titoli vinti in patria con Göteborg e Djurgården.
Nonostante il successo calcistico, il ritiro dal calcio non è stato immediatamente sereno. “Ho impiegato dieci anni per trovare la mia strada,” ha raccontato. Dopo aver scartato carriere comuni tra ex calciatori, come allenatore o opinionista, ha deciso di intraprendere un percorso completamente diverso. Questa scelta, guidata dalla voglia di ritrovare una passione autentica, lo ha portato in un campo sorprendente: la gastronomia. Sapete di chi stiamo parlando? Di Blomqvist.
Un cambio di vita radicale
La svolta è arrivata quando Blomqvist ha aperto una pizzeria sull’isola di Lidingö, vicino Stoccolma. “Ho imparato a fare perfino i caffè,” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, raccontando del periodo di studio e preparazione che ha preceduto l’apertura del suo locale. La pizzeria, chiamata “450 Gradi” in onore della temperatura ideale per la pizza napoletana, è diventata un punto di riferimento, tanto da essere inserita nel 2021 dal Gambero Rosso tra le migliori cinquanta pizzerie d’Europa.
Blomqvist, che cura personalmente il menù e utilizza prodotti italiani per le sue pizze, si dice finalmente realizzato. “Volevo qualcosa di mio,” ha spiegato, riferendosi alla decisione di costruire un’attività indipendente. Oggi, oltre alla gestione del locale, il suo palmarès personale include anche un riconoscimento culinario: la vittoria di Masterchef Svezia VIP nel 2023, a dimostrazione di come la passione per la cucina abbia trovato un posto centrale nella sua nuova vita.