Sotto la guida di BordoCam, riviviamo il derby della capitale, tra tensioni in campo e momenti decisivi che hanno segnato il trionfo giallorosso
Il derby della capitale, Roma-Lazio, ha regalato una serata carica di emozioni e tensioni, arricchita dalla prospettiva ravvicinata offerta da BordoCam, il programma di DAZN che svela il dietro le quinte delle partite. Per uno dei due allenatori, Marco Baroni, era il primo derby; per l’altro, Claudio Ranieri, si trattava di una nuova sfida in una lunga serie di successi. La scelta della Roma è stata subito chiara e forte: dopo oltre un mese, Lorenzo Pellegrini è tornato titolare. Il capitano ha dimostrato fin dai primi minuti di essere decisivo, rispondendo alle critiche con una prestazione da leader.
La Lazio ha cercato di rispettare l’indicazione di Baroni, iniziando con ritmi alti e rapidità nelle giocate. Ma è stata la Roma a rendersi pericolosa per prima: Pellegrini, schierato sulla sinistra, ha subito messo in crisi la difesa biancoceleste. Guendouzi, notando il pericolo, ha chiesto a Isaksen di offrire maggiore copertura. Un minuto prima del gol, Ranieri ha gridato una chiara istruzione: “Vagli dietro quando attacchiamo”, indicando la verticalizzazione su Dovbyk. E proprio da una palla verticale per il numero 11 è nato l’1-0: Pellegrini, mostrando lo stemma della Roma, ha cancellato dubbi e critiche in appena dieci minuti di gioco.
Provedel ha tentato di trasmettere calma ai suoi, ma la Roma ha sfruttato il momento favorevole per raddoppiare: Saelemaekers ha firmato il 2-0, mentre Baroni, dalla panchina, ha perso la sua compostezza. Gli screzi tra i giocatori non hanno tardato ad arrivare. Guendouzi ha disturbato ripetutamente il connazionale Manu Koné, portando Pairetto a intervenire con fermezza: “Se non vi staccate io non gioco”. La Lazio, invece di reagire con il gioco, ha accumulato tre gialli consecutivi, provocati dalla tecnica e dall’astuzia di Dybala.
Nel secondo tempo, Baroni ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo Tchaouna, con l’ordine di bilanciare attacco e difesa. Ma la partita è diventata sempre più nervosa. Guendouzi e Koné sono stati protagonisti di una serie infinita di scontri verbali e fisici. Intanto, Lorenzo Pellegrini ha lasciato il campo accolto da una standing ovation, segno di un ritrovato legame con i tifosi giallorossi.
La tensione ha raggiunto l’apice quando Guendouzi ha trattenuto a terra Koné, scatenando una zuffa. Dybala, memore di attriti passati con il francese, è intervenuto colpendolo sulla schiena e ordinandogli di allontanarsi. Poco dopo, Paredes si è inserito nel conflitto, puntando Zaccagni con un dito e intimandogli silenzio. A palla lontana, una provocazione di Paredes a Dia ha portato quest’ultimo a reagire con una manata, rischiando il rosso. Castellanos, nel frattempo, ha cercato di mantenere alta la concentrazione della Lazio.
La tensione in campo si è fatta insostenibile, con scintille continue tra Dybala e Guendouzi. L’argentino ha più volte provocato il francese, fino a indicargli la maglia biancoceleste e deriderlo con: “Tu con questa non vinci mai, zero titoli”. Ranieri, comprendendo il rischio, ha sostituito Dybala, che uscendo ha salutato la Curva Nord laziale con il gesto del “cinque”, simbolo dei suoi scudetti vinti.
A pochi minuti dalla fine, la partita è degenerata. Hummels ha commesso un fallo su Castellanos, che reagendo lo ha scalciato. Il tedesco si è rialzato e ha affrontato l’argentino, che gli ha rifilato un colpo. Poco dopo, Paredes è stato atterrato da Hysaj, reagendo con parole pesanti anche contro Rovella. Anche dalla panchina della Roma non sono mancati gesti provocatori: un pallone è stato lanciato in campo per interrompere un’azione pericolosa della Lazio. Il responsabile? Sempre Dybala. Hummels ne manda ancora a dire a Castellanos, nel frattempo espulso, e poi spiega a Dia il motivo del cartellino: “On purpose”, di proposito, gli dice. Anche per la panchina della Roma c’è un rosso, ma nessuno capisce per chi, tanto che Mancini a gioco ripreso lo va a chiedere all’arbitro Pairetto.
La partita si chiude sul 2-0 per la Roma, con i giallorossi che festeggiano sotto la Curva Sud. Lorenzo Pellegrini, protagonista indiscusso, dopo mesi difficili si riprende Roma e la Roma in una notte carica di significati. Tra scintille e passione, il derby della capitale conferma il suo fascino eterno, offrendoci emozioni che solo una sfida del genere può regalare e che resterà a lungo impressa nella memoria dei tifosi.
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