Ha vinto con Roma e Lazio, adesso allena: ma la sua infanzia è stata tremenda | “A 14 anni facevo il carrozziere”

Illustrazione di un carrozziere al lavoro (Depositphotos)

Illustrazione di un carrozziere al lavoro (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Dopo aver vinto tanto in Serie A, è diventato un allenatore. Ma prima di entrare nel mondo del calcio, la vita è stata dura.

Molti calciatori, prima di emergere nel mondo del calcio, hanno svolto lavori ordinari, spesso sin da minorenni, per contribuire alle proprie famiglie o per mantenere il sogno di diventare professionisti. 

Ad esempio, Jamie Vardy, attaccante inglese, lavorava in una fabbrica di tutori ortopedici mentre giocava nei campionati dilettantistici. 

Un altro caso emblematico è quello di Zlatan Ibrahimović, che da adolescente aiutava economicamente la famiglia facendo il magazziniere

Queste storie sottolineano come il calcio possa rappresentare una via di riscatto. I lavori svolti prima di diventare calciatori non solo li hanno aiutati a superare momenti difficili, ma hanno anche forgiato il loro carattere.

Un’infanzia di sacrifici

A 14 anni lavorava come carrozziere, un mestiere che lo ha temprato e preparato ad affrontare le sfide della vita. Cresciuto in un contesto difficile, ha imparato presto il valore del sacrificio e la dignità di ogni lavoro. “A 14 anni facevo il carrozziere” racconta in un’intervista riportata da Sapore di Calcio. Quella giovinezza, segnata da fatica e responsabilità, lo ha guidato verso una consapevolezza profonda: la felicità non si misura con il lusso, ma con ciò che costruiamo intorno a noi.

Lui stesso ricorda quanto siano importanti i sacrifici di chi svolge lavori umili e impegnativi come muratore, operaio o meccanico, spesso per stipendi modesti. “So quanto valgono 1200 euro,” spiega, sottolineando la necessità di rispettare ogni lavoratore. Il suo messaggio è chiaro: il valore di una persona non dipende dal suo conto in banca, ma dall’impegno e dai valori con cui affronta la vita. Le parole Roberto Muzzi fanno molto pensare.

Roberto Muzzi ai tempi del Torino (Wikipedia Riccardo Sabbadini)
Roberto Muzzi ai tempi del Torino (Wikipedia Riccardo Sabbadini FOTO) – goalist.it

Una lezione per il futuro

Roberto Muzzi, protagonista di una carriera calcistica memorabile, ha vinto una Coppa Italia con la Roma e una con la Lazio, lasciando un segno indelebile in entrambe le squadre della capitale. Oggi, nel ruolo di direttore tecnico della Primavera del Cagliari, affronta nuove sfide, ma senza mai dimenticare il percorso che lo ha portato fin qui.

Per Muzzi, però, il calcio non è mai stato l’unico metro di misura della felicità. “Mi interessa solo che mio figlio sia felice” dice, esprimendo una visione della vita basata su semplicità e autenticità. Vuole insegnargli che una vita normale, con un lavoro onesto e una famiglia unita, può essere straordinariamente appagante. “Una persona con una macchina normale e gente normale può costruirsi una bellissima famiglia,” conclude, dimostrando come le sue radici e i valori acquisiti durante un’infanzia difficile siano rimasti centrali nel suo modo di vivere.