Sprofondo viola, non si salva nessuno… tanto meno Palladino. Gud e Kean non pervenuti
MONZA-FIORENTINA 2-1, le pagelle di Stefano Borgi.
DE GEA: S.V. assiste inerme ed incolpevole al nulla cosmico che si para davanti a lui.
DODÒ: 5,5 al 23′ una sua diagonale difensiva (addirittura di testa) salva un gol già fatto. Il brasiliano guadagna il fondo solo una volta, ha il piccolo merito di innescare il rigore della speranza.
COMUZZO: 5 non è più il Comuzzo di inizio campionato, questo è certo. Lento, morbido, indeciso, di tutto un pò. E tutto in negativo.
RANIERI: 5 immobile ed assente sul raddoppio di Maldini, naufraga con tutta la squadra.
GOSENS: 5 impiegato da terzino diventa un calciatore ordinario. Non è sufficente ma non è tutta colpa sua.
(dal 68′ PARISI): 5,5 il vorrei ma non posso.
ADLÌ: 4 fosse il titolo di un film sarebbe: “il mio nome è lentezza”. Ha colpe su entrambi i gol, sul secondo si fa anticipare come nemmeno nel campionato amatori. In più incespica tre-quattro volte sul pallone….
RICHARDSON: 4 per lui il minimo sindacale è pure eccessivo. Della sua partita ricordiamo a malapena un pallone recuperato, poi il nulla. Spiace ma non è da Fiorentina.
(dal 64′ FOLORUNSHO): 6 è arrivato da 48 ore, sufficienza sulla fiducia.
COLPANI: 5 qualche lampo nella prima mezz’ora prima di sparire. Come e più di sempre.
(dal 68′ IKONÈ): 5,5 un’occasione… confusa. Come il suo calcio.
GUDMUNSSON: 4 la meta del quinto minuto ci aveva fatto preoccupare, i restanti 40 confermano in toto i timori. Non sappiamo se l’islandese pensi al processo, sia colpa dell’allenatore o della condizione fisica. Il risultato è che giochiamo in 10.
(dal 46′ BELTRAN): 6 come sempre entra con le migliori intenzioni e dopo 8 minuti sfiora il pareggio. Poi si prende il rigore e lo realizza.
SOTTIL: 6 nel primo tempo è il meno peggio. Nella ripresa cala ma la porta a casa.
(dal 74′ KOUAMÈ): S.V.
KEAN: 4 tocca il suo primo pallone dopo un quarto d’ora, e lo sbaglia. La cosa migliore la fa lasciando il rigore a Beltran, ed è tutto dire.
All. PALLADINO: 4 il voto è quello della squadra e della sua scellerata gestione post-Bove. Il tecnico sembra essere prigioniero di se stesso, delle sue convinzioni, dei suoi errori. Il tempo sta per scadere?