Juve, confessione strappalacrime del tecnico | Sopravvissuto grazie allo psicologo
Dalla Juve arrivano delle notizie strazianti, la storia del tecnico è da pelle d’oca. Menomale che ha sostenuto quelle visite!
Il rapporto tra calciatori e professionisti della salute mentale, come psicologi e psichiatri, è sempre più centrale nel mondo del calcio moderno.
La pressione costante per performare ad alti livelli, l’esposizione mediatica e le aspettative dei tifosi possono generare ansia, depressione e burnout. La consapevolezza di questi rischi ha portato molti atleti a cercare supporto psicologico per migliorare il proprio benessere e le prestazioni.
Un esempio emblematico è quello di Andrés Iniesta, che ha condiviso pubblicamente la sua esperienza con la depressione durante una fase cruciale della sua carriera.
Iniesta ha dichiarato che il supporto di uno psicologo gli ha permesso di superare momenti difficili, ritrovando equilibrio mentale e fiducia in sé stesso.
La gavetta nel calcio
La gavetta nel calcio professionistico non è mai semplice, soprattutto per chi non ha un passato da calciatore. L’allenatore della Juve è un esempio vivente di come la determinazione e il sacrificio possano portare al successo. Per emergere, ha rinunciato a un lavoro stabile e a uno stipendio sicuro, decidendo di dedicarsi anima e corpo alla carriera di allenatore, una scelta coraggiosa ma carica di pressioni. Ogni partita pesava come un macigno: il desiderio di scalare le categorie e affermarsi lo consumava psicologicamente.
L’inizio della sua carriera non fu facile. Senza un curriculum calcistico da giocatore, sentiva di dover dimostrare il doppio rispetto agli altri. La costante preoccupazione per il futuro e il desiderio di successo rischiavano di travolgerlo. Tuttavia, un incontro cruciale con lo psicologo sportivo Fabio Cioffini cambiò radicalmente la sua prospettiva. Guido Pagliuca scoprì che il vero segreto per crescere non era solo allenare una squadra, ma anche sé stesso.
La chiave del cambiamento
All’apparenza potrebbe sembrare la storia di un grande allenatore di Serie A, come quello della Juventus, ma il protagonista di questo racconto è Guido Pagliuca, tecnico della Juve Stabia. È lui stesso a raccontare quanto il supporto di Fabio Cioffini sia stato determinante. Nei primi incontri, lo psicologo lo costrinse a rispondere a una domanda cruciale: voleva davvero essere un allenatore? Da quel momento, Pagliuca iniziò a vedere il calcio come un “gioco organizzato e responsabile”, trovando un equilibrio tra vita quotidiana e ambizione sportiva.
Cioffini gli insegnò la “giusta distanza”: vivere il momento, senza essere ossessionato dal futuro. Questo approccio lo aiutò a vincere due campionati di Serie D e a raggiungere la Serie C, anche se le difficoltà non mancarono. Dopo 15 giornate, una squalifica inspiegabile lo costrinse a fermarsi, ma il lavoro fatto con lo psicologo gli permise di gestire anche quell’ostacolo. Pagliuca riconosce i suoi limiti caratteriali e sa che, da solo, non avrebbe mai raggiunto questi traguardi. “Fabio mi ha aiutato a smussare gli spigoli. Non sarei qui senza di lui,” confessa, raccontando come questa collaborazione sia stata il pilastro del suo successo.