Bomba scommesse: il giocatore dava le dritte durante le partite | Squalificato a vita

Una persona mentre scommette su alcune partite (Depositphotos)

Una persona mentre scommette su alcune partite (Depositphotos FOTO) - goalist.it

E’ successo di nuovo, un altro scandalo legato alle scommesse. Il giocatore sapeva già come sarebbe andata a finire.

Gli scandali legati alle scommesse nel calcio rappresentano una delle macchie più oscure nella storia dello sport. Coinvolgono giocatori, dirigenti e arbitri, minando l’integrità delle competizioni e la fiducia dei tifosi.

Tra gli scandali più noti c’è quello di Calciopoli in Italia, che nel 2006 rivelò un sistema di manipolazione dei risultati. Più di recente, episodi simili hanno coinvolto campionati in Asia e Sud America, dove le scommesse illegali continuano a essere una piaga per il sistema calcistico.

I protagonisti di questi scandali spesso affrontano conseguenze pesanti, tra cui squalifiche, multe e persino procedimenti penali. Inoltre, le squadre coinvolte rischiano penalizzazioni, retrocessioni e un danno irreparabile alla loro reputazione.

Negli ultimi anni, le federazioni calcistiche hanno intensificato i controlli per prevenire la manipolazione dei risultati, collaborando con enti di regolamentazione e piattaforme di monitoraggio.

L’ombra delle scommesse

Un nuovo scandalo legato alle scommesse sportive ha scosso il mondo dello sport, con dettagli che sembrano usciti da un thriller. Nei giorni scorsi, Shane Henning, noto frequentatore di casinò e giocatore d’azzardo, è stato arrestato all’aeroporto di Las Vegas mentre tentava di imbarcarsi per la Colombia con un biglietto di sola andata. Durante l’arresto, la polizia ha trovato in suo possesso diversi telefoni cellulari e una somma di quasi 10.000 dollari in contanti, sollevando immediatamente sospetti sulle sue intenzioni.

Le prime indagini hanno rivelato che Henning era coinvolto in un sistema complesso e ben organizzato di scommesse illegali. Le autorità sospettano che abbia utilizzato informazioni privilegiate per condurre operazioni di scommessa che avrebbero fruttato milioni di dollari. Tuttavia, ciò che ha davvero colpito gli investigatori è il legame diretto tra Henning e una figura già nota nel mondo sportivo: Jontay Porter.

Una foto di Jontay Porter (nba.com FOTO)
Una foto di Jontay Porter (nba.com FOTO) – goalist.it

I messaggi incriminati

Il fulcro della vicenda ruota intorno a Jontay Porter, ex giocatore coinvolto in scandali legati alle scommesse e già squalificato in passato. È emerso che Porter non si è limitato a essere una figura marginale, ma ha partecipato attivamente al sistema, inviando messaggi direttamente a Henning durante le partite. Un caso emblematico riguarda una partita contro i Clippers dello scorso gennaio: Porter, uscito per un presunto infortunio all’occhio, avrebbe inviato un messaggio in cui anticipava dettagli cruciali sul suo rientro in campo, scrivendo: «Non partirò titolare nel secondo tempo, ma se entro nel garbage time, tirerò 1000 volte».

Queste informazioni venivano utilizzate da Henning per scommettere alte cifre sugli “under” di Porter, alimentando un sistema che si basava su manipolazioni e abusi di fiducia. L’arresto di Henning e il coinvolgimento diretto di Porter evidenziano ancora una volta la fragilità del mondo sportivo di fronte agli scandali legati alle scommesse, richiamando la necessità di controlli più rigorosi per tutelare l’integrità delle competizioni.