Combine negli spogliatoi: scoppia la bomba nel calcio italiano | Ha confessato tutto

Illustrazione di un pallone di serie A (Lega Serie A)

Illustrazione di un pallone di serie A (Lega Serie A FOTO) - goalist.it

Negli spogliatoi è successo di tutto, è inspiegabile! Ormai la bomba è esplosa e il calcio italiano incomincia a vedere le prime ombre.

Gli spogliatoi nel calcio sono luoghi dove i calciatori condividono non solo strategie, ma anche momenti personali e dinamiche di squadra che, in teoria, dovrebbero rimanere riservati. Tuttavia, ci sono episodi in cui alcune rivelazioni finiscono per creare scandali o tensioni.

Un caso celebre riguarda Zlatan Ibrahimović, che nel suo libro Io, Ibra ha raccontato dettagli delle sue esperienze nello spogliatoio, compresi scontri verbali e fisici con compagni di squadra.

Più controverso è il caso di Patrice Evra, che ha rivelato aneddoti sulla vita privata di alcuni compagni dello spogliatoio del Manchester United. 

Ma ci sono anche episodi come quello di Mauro Icardi, il quale nel suo libro autobiografico ha condiviso dettagli di conflitti interni all’Inter, suscitando la rabbia dei tifosi e complicando il rapporto con i compagni.

I segreti dello spogliatoio

Durante il Mondiale del 1970 in Messico, l’Italia visse episodi che rivelano la complessità delle dinamiche dietro le quinte di una competizione mondiale. Sandro Mazzola, protagonista di quella nazionale, ha raccontato episodi curiosi e controversi. Tra questi, la famosa “ciabattata” di Domenghini contro la Svezia che garantì agli azzurri un passo avanti verso la qualificazione.

Uno dei momenti più singolari accadde contro l’Uruguay. Dopo che entrambe le squadre avevano vinto le rispettive partite iniziali, il pareggio sarebbe bastato per qualificare entrambe ai quarti di finale. Fu il capitano dell’Uruguay ad avvicinarsi a Mazzola per proporre un tacito accordo: “Hombre, hoy nosotros empatamos”. La proposta fu accolta senza clamori, tranne da un unico dissidente: Bertini, deciso a vincere a tutti i costi. Il suo atteggiamento provocò la furia degli avversari, tanto che gli uruguagi lo definirono “loco” per il suo spirito indomabile.

Sandro Mazzola con la maglia dell’Inter (Inter FOTO) – goalist.it

I retroscena nascosti

Mazzola ha poi svelato un altro episodio che coinvolse direttamente quella partita contro l’Uruguay. Il tacito accordo fu rispettato, ma il vero dibattito si accese sulla scelta di preservare energie per i quarti contro il Messico, giocati in condizioni fisiche non ottimali. Lo stesso Mazzola racconta di aver sofferto la “vendetta di Montezuma”, un problema gastrico che gli permise di giocare solo un tempo contro i padroni di casa. Successivamente, il famoso dualismo con Rivera emerse anche a causa di queste scelte tattiche, benché i rapporti personali tra i due fossero tutt’altro che conflittuali.

Il racconto si sposta poi sul Mondiale del 1974, dove l’Italia affrontò la Polonia. In svantaggio per 2-0 e con gli avversari già qualificati, Mazzola fu inviato negli spogliatoi polacchi per proporre una soluzione che avrebbe avvantaggiato entrambe le squadre: un’amichevole in Italia con gli incassi destinati ai polacchi. Il capitano Deyna sembrò accettare, ma il secondo tempo mostrò tutt’altra realtà. La grinta dei polacchi non lasciò scampo agli azzurri, decretando l’eliminazione dell’Italia.