Risse sugli spalti? No problem, vi creiamo una postazione ad hoc | Strana sanzione del club ai tifosi
Lo sport è caratterizzato spesso da eventi violenti. Ma alcune volte si possono evitare applicando particolari stratagemmi.
Le risse sugli spalti sono uno degli aspetti più oscuri dello sport. Si tratta di episodi di violenza che spesso nascono da rivalità accese tra tifoserie, alimentate da provocazioni, tensioni politiche o territoriali, e, in alcuni casi, dall’abuso di alcol.
Gli scontri più gravi si registrano spesso in partite di calcio, dove la rivalità tra club storici può degenerare in caos sugli spalti. Esemplari sono i derby più caldi, come quelli italiani o argentini, dove l’atmosfera intensa a volte sfocia in risse tra gruppi organizzati di ultras.
Le autorità sportive e le forze dell’ordine cercano da anni di prevenire questi episodi. Controlli serrati, divieti di trasferta e sorveglianza con telecamere hanno ridotto in parte la violenza, ma il problema persiste.
Spesso, a fomentare gli scontri, sono le stesse dinamiche sociali che portano certi tifosi a vedere nello stadio un luogo per sfogare frustrazioni personali.
La tensione sugli spalti
Le rivalità nello sport sono ciò che lo rende emozionante, ma a volte l’intensità del tifo può spingersi troppo oltre. Negli ultimi anni, episodi spiacevoli che coinvolgono tifosi esagitati hanno fatto notizia, ma c’è un caso particolare che spicca per la sua unicità: i fratelli di una superstar NBA che hanno portato il loro supporto ben oltre i confini della sportività.
Minacce, scontri e tentativi di invasione del campo sono solo alcune delle situazioni in cui si sono resi protagonisti, attirando l’attenzione non solo dei fan, ma anche della sicurezza degli impianti sportivi. Non si tratta di semplici tifosi qualsiasi, ma di persone con un legame molto speciale con uno dei giocatori più importanti della lega. I fratelli di Nikola Jokic sono diventati molto famosi in tal senso.
Una scelta discutibile
I fratelli di Nikola Jokic, Strahinja e Nemanja, sono diventati noti tanto quanto il loro celebre fratello, ma non per motivi sportivi. Dopo episodi come l’aggressione a un fan, le minacce a Markieff Morris e un tentativo di invasione del campo per affrontare Devin Booker, i Denver Nuggets hanno deciso di intervenire. La situazione stava diventando insostenibile per la franchigia, che doveva garantire la sicurezza degli eventi alla Ball Arena.
Invece di vietare loro l’accesso, i Nuggets hanno optato per una soluzione inaspettata: i due fratelli potranno assistere alle partite casalinghe solo da una suite privata, riservata appositamente per loro. Una scelta che ha fatto discutere, ma che sembra un compromesso per evitare ulteriori tensioni tra le prime file. Il tifo, d’ora in poi, rimarrà confinato, almeno fisicamente, in uno spazio ben preciso.