Juve, conferme sul cambio di panchina: “Giuntoli ha avuto un incontro” | Motta è al capolinea

Thiago Motta mister della Juventus (Juventus FC foto) - www.goalist.it
E’ un periodo nero per la Juve, e arriva la conferma per quanto riguarda la panchina. L’avventura di Motta finisce qui?
Nel mondo del calcio, è prassi comune che i direttori sportivi o i presidenti delle squadre inizino a sondare il terreno con altri allenatori prima di decidere un esonero.
Questa strategia serve a evitare di trovarsi senza una guida tecnica nel momento in cui il cambio diventa inevitabile. Spesso i dirigenti contattano agenti o direttamente i tecnici per capire la disponibilità e le condizioni economiche di un’eventuale sostituzione.
Questi incontri non significano necessariamente che l’allenatore in carica sarà esonerato, ma sono un segnale chiaro che la sua posizione è a rischio. Se i risultati non migliorano rapidamente o se lo spogliatoio sembra perso, la società avrà già pronta una soluzione, evitando periodi di transizione troppo lunghi.
Questo approccio è particolarmente diffuso nei club con alte ambizioni, dove un cambio di guida può fare la differenza tra una stagione fallimentare e una ancora recuperabile.
Il punto della situazione
Nel calcio, si sa, nessuno è intoccabile. Gli allenatori sono i primi a pagare quando le cose vanno male, e i dirigenti raramente aspettano l’ultimo momento per correre ai ripari. È una prassi comune che, quando una squadra inizia a zoppicare, la dirigenza si guardi intorno per trovare un possibile sostituto. Si fanno telefonate, si incontrano agenti, si prendono caffè con tecnici “a caso” giusto per tastare il terreno. La regola è una sola: avere un piano B pronto prima ancora che il piano A crolli del tutto.
Il problema è che queste manovre difficilmente restano segrete. I rumors corrono veloci, specialmente negli ambienti del calcio, dove tutti sanno tutto prima ancora che succeda. E quando l’allenatore in carica scopre che il suo direttore sportivo ha già parlato con il possibile sostituto, beh… si rompe qualcosa. La situazione in casa Juve è davvero critica: i risultati faticano ad arrivare e la stagione è tutt’altro che positiva.

Un particolare incontro
E qui arriviamo alla notizia che ha scosso l’ambiente: “Giuntoli ha avuto un incontro con Tudor”. A dirlo è Massimo Brambati ai microfoni di Radio Sportiva, svelando quello che sembra essere stato il motivo scatenante della crisi tra il direttore sportivo della Juventus e Thiago Motta. Secondo il retroscena, l’allenatore ex Bologna, dopo la sconfitta con il Napoli, avrebbe addirittura presentato le dimissioni. Il motivo? Si sarebbe lamentato del mercato e, soprattutto, avrebbe rinfacciato a Giuntoli proprio quell’incontro con Tudor, di cui era venuto a conoscenza.
A mettere una pezza, a quanto pare, è stato Scanavino, che avrebbe ricucito lo strappo tra i due. Ma la domanda resta: una volta che un allenatore sa che la società ha già parlato con un possibile sostituto, può davvero continuare a lavorare con fiducia? La sensazione è che queste situazioni lascino sempre qualche scoria, e che alla prima difficoltà torni tutto a galla.