“Mai in Ferrari”: fine dei sogni di gloria a Maranello | Devono accontentarsi di Hamilton

Illustrazione di una Ferrari monoposto (Depositphotos)

Illustrazione di una Ferrari monoposto (Depositphotos FOTO) - goalist.it

E’ una frase che forse non avremmo mai voluto sentire. A Maranello si infrangono i sogni, dovrà bastare solo Hamilton.

Ci sono piloti che, per orgoglio, rivalità o semplici incompatibilità, non metterebbero mai piede in certe scuderie. Questo accade nel calcio, e forse è anche un po’ lo spirito degli atleti che, alla fine, sono anche tifosi di certe squadre o scuderie.

Alcuni hanno legami troppo forti con una squadra. Senna in Ferrari? Impensabile. Hamilton in Red Bull? Non scherziamo. A volte la fedeltà conta più del contratto, anche se non sempre. C’è sempre un’eccezione alla regola (purtroppo o menomale).

Altri, invece, hanno rotto troppo male con un team. Alonso e Honda, per esempio, dopo il disastro in McLaren, difficilmente avrebbero fatto pace. Stesso discorso per Vettel e Red Bull post-2014.

E poi ci sono le guerre personali. Verstappen in Mercedes? Finché c’è Toto Wolff, zero possibilità. Alcuni muri non si abbattono, nemmeno con milioni sul piatto. Forse è questo il vero fascino della F1!

Piloti e scelte impossibili

Ci sono accoppiate nel mondo della Formula 1 che semplicemente… non succederanno mai. Non perché manchi il talento, non perché il team non li voglia (anzi, a volte li sognerebbe), ma perché certe dinamiche sono scolpite nella pietra. È un mix di soldi, rivalità e orgoglio.

Prendiamo Max Verstappen e la Ferrari. Bello immaginarlo in rosso, certo, ma realistico? Mmm… proprio no. Un po’ perché il Cavallino, dopo il colpo Hamilton, difficilmente aprirà di nuovo il portafoglio per un altro super big. E un po’ perché Max stesso ha sempre avuto un’aria da “io in Ferrari? Ma anche no”. E infatti c’è chi, nel paddock, è pronto a giurarci.

Hamilton nel 2020 (Depositphotos)
Illustrazione di Hamilton nel 2020 durante una gara di F1  (Depositphotos FOTO) – goalist.it

Una scelta ferrea

Uno che non ha peli sulla lingua è Günther Steiner, ex team principal della Haas. Secondo lui, Verstappen alla Ferrari è fantascienza. “Non succederà mai” (FormulaPassion.it), ha detto senza troppi giri di parole. E in effetti, visti i recenti investimenti di Maranello, difficile dargli torto.

Dopo aver strappato Hamilton alla Mercedes, la Rossa si è già giocata il jolly economico. Un altro contratto mostruoso per Max? Poco probabile. E poi, diciamocelo, Verstappen in rosso stonerebbe un po’. Lui è Red Bull fino al midollo, cresciuto nel team, coccolato da Helmut Marko, costruito per dominare con loro. Sarebbe quasi strano vederlo con una tuta diversa. Alla fine, forse, questa è una delle tante “finte” telenovela, ma un giorno…chissà!