Io non voglio allenarti: Sinner, qualcuno ha già rifiutato | Resta libero il posto di Cahill

Sinner pensieroso durante una partita (Depositphotos)

Sinner pensieroso durante una partita (Depositphotos FOTO) - goalist.it

Non lo ha voluto allenare, è stato un “no” categorico! Non tutti riescono a rifiutare una posizione di rilievo come questa.

Non capita spesso di sentire di allenatori che rifiutano di lavorare con tennisti, ma succede più di quanto si pensi. A volte è una questione di compatibilità: caratteri troppo diversi o visioni opposte su come gestire allenamenti e tattiche. 

Ci sono stati casi famosi, come quello di Ivan Lendl che, prima di accettare di allenare Andy Murray, aveva rifiutato altri incarichi perché non vedeva il giusto impegno o la mentalità vincente.

Allo stesso modo, Toni Nadal, lo zio e storico allenatore di Rafa, ha sempre detto che non avrebbe mai allenato un tennista che non fosse disposto a sacrificarsi completamente per lo sport.

Il rapporto tra tennista e coach è molto più complesso di quello che si vede in campo. Serve fiducia reciproca, ma anche la capacità di accettare critiche e consigli.

Un trionfo e un addio nell’aria

Gli Australian Open 2025 sono stati una bomba per Jannik Sinner. Terzo Slam in bacheca, una stagione che sembra uscita da un film: tre Major, due Davis, le ATP Finals e pure qualche Masters 1000. Insomma, un anno da sogno. Ma dietro le quinte, qualcosa si sta muovendo. Pare che, a fine stagione, Sinner e il suo coach Darren Cahill prenderanno strade diverse. Non è ancora ufficiale, ma i segnali ci sono tutti.

E si sa come vanno queste cose: appena gira voce che un campione cerca un nuovo allenatore, parte subito il toto-nomi. E con uno come Jannik, i candidati non mancano. Tutti vorrebbero essere il suo punto di riferimento tecnico. Ma tra i tanti nomi blasonati, ne è spuntato uno inaspettato, un vicino di casa, per così dire: Andreas Seppi. Sì, proprio lui, l’altoatesino di Caldaro, a due passi (più o meno) da San Candido, dove è cresciuto Sinner.

Sinner durante un allenamento (Wikipedia si.robi)
Sinner durante un allenamento (Wikipedia si.robi FOTO) – goalist.it

La risposta dell’allenatore

Quando la Gazzetta dello Sport ha chiesto a Seppi cosa ne pensasse di allenare Sinner, la sua risposta è stata chiara e diretta. “Anzitutto sono onorato che si sia fatto il mio nome. Ci tengo a dire che non ho contattato nessuno, né tantomeno sono stato chiamato. Poi, certo, se ci fosse la possibilità di allenare uno come Jannik, come puoi dire di no?”. Parole che sembravano aprire uno spiraglio.

Ma subito dopo, Seppi ha raffreddato gli entusiasmi: “Detto ciò, adesso come adesso non credo sia il momento giusto, tra famiglia e bambini, per seguirlo in giro per il mondo. Sarebbe molto impegnativo, ma tra qualche anno uno come lui lo allenerei molto volentieri”. Insomma, per ora niente da fare. Seppi, con un sorriso, sembra quasi dire: “Io non voglio allenarti”. Ma chissà, magari in futuro le cose cambieranno.