“Vuole mandarlo in pensione”: svelato l’obiettivo di Leclerc | A Maranello scoppia il caos

Leclerc ed hamilton assieme nel 2019 (Depositphotos)

Leclerc ed hamilton assieme nel 2019 (Depositphotos FOTO) - goalist.it

L’obbiettivo sembra esser stato svelato, ed è quello di mandarlo in pensione anticipata. La confusione regna sovrana.

Quando un dirigente o un direttore decide di mandare in pensione qualcuno, spesso non si tratta solo di numeri o politiche aziendali. A volte è una questione di riorganizzazione, di introdurre nuove competenze o semplicemente di ridurre i costi. 

C’è chi lo fa con tatto, offrendo supporto, incentivi o un piano di uscita graduale. Altri, invece, possono essere più diretti, facendo leva su performance in calo o su cambiamenti aziendali inevitabili. 

Per il dipendente, ricevere una comunicazione del genere può essere uno shock, anche se l’età o l’anzianità lo rendono prevedibile. Non è solo la fine di un lavoro, ma spesso anche di un’identità costruita in anni di carriera. E non tutti sono pronti a lasciarsi alle spalle quella routine.

Alla fine, il modo in cui un direttore gestisce il pensionamento di un dipendente dice molto sulla cultura aziendale. Se fatto con rispetto e trasparenza, può essere un passaggio sereno.

Una forte ambizione

Charles Leclerc non è mai stato uno che si accontenta. Fin dall’inizio della sua avventura in Ferrari, il giovane monegasco ha dimostrato di avere le idee chiare e una determinazione fuori dal comune. Nel 2019, al suo debutto con il Cavallino Rampante, c’è stato un momento che racconta tutto del suo carattere. Andrea Bertolini, ex campione del mondo a ruote coperte e suo mentore (tanto che Charles lo chiama affettuosamente “zio”), lo prese da parte prima della gara d’esordio in Australia. “Adesso vai in Australia, è il tuo debutto con la Ferrari, ricordati che Vettel è un quattro volte campione del mondo e quindi prendila con calma” gli disse con saggezza.

La risposta di Leclerc? Semplice e diretta: “Io Seb lo asfalto”. Una frase che sembra uscita da un film, ma è tutto vero. Questo aneddoto è la fotografia perfetta dell’atteggiamento di Leclerc: rispetto per i grandi nomi, sì, ma senza mai farsi mettere in ombra. Non c’è da sorprendersi, quindi, se Charles ha già messo nel mirino il suo nuovo compagno di squadra, Lewis Hamilton.

Hamilton nel 2020 (Depositphotos)
Hamilton nel 2020 (Depositphotos FOTO) – goalist.it

Il nuovo duello in casa Ferrari

Secondo Leo Turrini, noto giornalista e appassionato di Formula 1, Leclerc non ha mai avuto dubbi su come affrontare Hamilton. Già un anno fa, quando si vociferava dell’arrivo del britannico a Maranello, Charles aveva capito che avrebbe dovuto dividere il box con una leggenda vivente. Eppure, non si è lasciato intimorire. Anzi, per lui è stato uno stimolo ancora più grande. Turrini dice: “Può piacere o non piacere, ma Hamilton sta alla F1 come Tom Brady al football americano, Federer al tennis e Kobe Bryant alla NBA” (Fonte Profondo Rosso).

Un confronto che mette in chiaro la statura del personaggio con cui Leclerc dovrà confrontarsi. Nonostante ciò, Leclerc non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Dopo aver “mandato in pensione” Sebastian Vettel, il suo prossimo obiettivo è proprio il Baronetto. Turrini lo dice senza mezzi termini: “Mandare in pensione anche il Baronetto, dopo avere avviato il congedo di Vettel, è il suo obiettivo” (Fonte: Profondo Rosso). Charles non lascerà facilmente le chiavi di casa di Maranello, e la sfida interna con Hamilton promette scintille. Sarà una stagione da seguire con il fiato sospeso, perché quando due piloti di questo calibro si trovano fianco a fianco, il risultato è sempre spettacolare.